Heineken ha completato la vendita delle sue attività in Russia al gruppo Arnest come parte del suo processo di uscita dal mercato russo. Heineken ha venduto le sue attività in Russia al gruppo Arnest. Arnest Group è noto per essere il più grande gruppo russo operante nei settori dei cosmetici, dei prodotti per la casa e dell’imbottigliamento in lattine. Gli asset sono stati venduti per un prezzo simbolico di un euro. Tuttavia, Heineken ha dichiarato che questa vendita ha comportato una “perdita cumulata attesa di 300 milioni di euro”. Nonostante ciò, l’operazione avrà un impatto trascurabile sull’utile per azione del 2023 e non influirà sulle previsioni per l’esercizio.
Arnest Group acquisirà i 1.800 dipendenti di Heineken in Russia e si impegna a garantire loro l’occupazione per i prossimi tre anni. In base all’accordo, Heineken cesserà la produzione della birra Amstel entro sei mesi. Inoltre, nessun marchio internazionale di birra verrà concesso in licenza, ad eccezione dei marchi regionali più piccoli, i quali otterranno una licenza triennale per assicurare la continuità del business. Heineken ha già ritirato il suo marchio dal mercato russo e non riceverà proventi, royalties o commissioni dalla Russia. L’azienda non ha previsto opzioni di riacquisto degli asset per tornare nel Paese.
Il CEO di Heineken, Dolf van den Brink, ha dichiarato che, sebbene la transazione abbia richiesto più tempo del previsto, è stata effettuata in modo da garantire la continuità per i dipendenti e consentire all’azienda di lasciare il Paese in modo responsabile.