La Banca Centrale Russa ha preso la decisione di incrementare il suo tasso di riferimento al 12%, in risposta alla recente caduta del rublo. La mossa è stata annunciata dopo un brusco calo della valuta russa, che ha visto il dollaro superare la soglia psicologica di 100 rubli e l’euro quella di 110 rubli. Questa decisione è stata presa per mitigare i potenziali rischi per la stabilità dei prezzi, secondo quanto dichiarato dalla Banca Centrale Russa in un comunicato dopo una riunione straordinaria.
La banca centrale russa avverte che ulteriori aumenti del tasso di interesse potrebbero essere possibili se i rischi di inflazione dovessero aumentare ulteriormente. Il rublo ha raggiunto i minimi dal marzo del 2022, in particolare a seguito dell’invasione dell’Ucraina. L’istituto avverte che l’obiettivo principale dell’aumento dei tassi è quello di mantenere sotto controllo l’inflazione e garantire la stabilità economica.
Parallelamente, la Banca Centrale Russa ha avviato i test per il suo rublo digitale, un progetto che era stato pianificato già da diversi anni ma che ha guadagnato slancio a causa delle pressioni internazionali e delle sanzioni. La fase di test delle operazioni reali con il rublo digitale è iniziata con la partecipazione di diverse banche, tra cui VTB. Questo movimento verso una valuta digitale è visto come un modo per la Russia di proteggersi dalle sanzioni internazionali, rafforzando al tempo stesso il controllo sul sistema finanziario interno.
In un momento di crisi economica e di instabilità del rublo sui mercati, la Russia mira a rendere il proprio sistema finanziario meno vulnerabile alle fluttuazioni del mercato globale. L’introduzione del rublo digitale potrebbe offrire un maggiore controllo e indipendenza dal sistema finanziario globale, limitando l’effetto delle restrizioni internazionali sulla sua economia. L’obiettivo finale è quello di creare un sistema finanziario più resiliente e meno suscettibile alle influenze esterne.