“Nonostante il recente rallentamento dell’inflazione, nei primi sei mesi dell’anno la distanza tra la dinamica dei prezzi (IPCA) e quella delle retribuzioni supera ancora i sei punti percentuali”. Così l’Istat nei nuovi dati su contratti collettivi e retribuzioni.
“La dinamica tendenziale delle retribuzioni contrattuali continua a mostrare un progressivo rafforzamento: a giugno 2023 la crescita su base annua è stata del +3,1% (la più marcata da novembre 2009). Il comparto pubblico – che beneficia dell’applicazione degli incrementi relativi ai rinnovi del triennio 2019-2021 siglati a partire da maggio 2022- è quello che registra l’incremento più alto (4,4%).
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