Niente proroga al 20 agosto, niente salvagente ai contribuenti e agli intermediari alle prese con le scadenze fiscali. Il governo, nella risposta fornita in commissione finanze ieri all’interrogazione presentata da Emiliano Fenu (M5S), chiude a doppia mandata la porta di una possibile proroga last minute e tira dritto con la modalità della mora fino al 31 luglio parametrata ai giorni di ritardo (si veda da ultimo ItaliaOggi del 18/7/23).
Comprendiamo i disagi ma i soldi ci servono. Questa in estrema sintesi il senso della risposta del ministero dell’economia. Il ragionamento del ministero dell’economia è dunque il seguente: “deve evidenziarsi che nel 2022 nessun termine di versamento in materia di autoliquidazione e Irap è stato differito e che il termine di versamento con la maggiorazione dello 0,40% è slittato al 22 agosto perché i giorni del 30 e del 31 luglio cadevano rispettivamente di sabato e di domenica”.
Il ministero continua evidenziando e ricordando, sempre per l’anno 2022, che tutti i versamenti previsti dal 1
primo al 20 agosto possono effettuarsi il 20 agosto senza maggiorazione e che nel 2022 il 20 e il 21 agosto cadevano di sabato e di domenica, quindi la prima data utile per il versamento è stata il 22 agosto 2022.
“Tanto premesso” osserva il ministero, “il governo nella complessiva valutazione della tematica in argomento non può trascurare la necessità di coniugare esigenze poste a fondamento delle rivendicazioni qui in rilievo con quelle delle certezze dei rapporti tributari e di salvaguardia degli ordinari flussi di cassa. Vale altresì aggiungere che le informazioni desumibili dai versamenti in esame restano di fondamentale importanza per la predisposizione delle previsioni delle entrate tributarie ai fini della Nadef che il governo presenterà nel prossimo mese di settembre”.
Quindi di fronte alle rivendicazioni di un calendario fiscale congruo il governo sceglie la strada obbligata della tenuta dei conti pubblici con la necessità di raccogliere il gettito dei versamenti di giugno.Cadono nel vuoto dunque gli appelli e le interlocuzioni ufficiali e meno ufficiali dei rappresentati di ordini e sindacati degli intermediari finanziari per ottenere maggiore respiro sull’invio delle dichiarazioni e soprattutto sui versamenti degli F24. Perplessità è stata espressa anche in un comunicato di Marco Cuchel (Anc), che ha fatto notare che la proroga, concessa negli ultimi sei anni non ha mai pregiudicato la predisposizione della Nadef. Fenu ha osservato che: “Da una parte si promettono paci fiscali, dall’altra non si concedono i canonici 30 giorni in più a chi le imposte le vuole pagare nei termini e ha solo bisogno di un po’ di tempo per poterle calcolare e per compilare i modelli ISA”, conclude il deputato del M5S.
Sempre sul tema adempimenti fiscali, in risposta a una interrogazione sulla definizione agevolata di debiti iscritti a ruolo il ministero è tornato a spiegare che la legge delega di riforma fiscale rappresenta la sede di disposizione sul contrasto all’evasione fiscale, ricordando che all’interno della delega si trovano istituti come l’adempimento collaborativo teso a incentivare forme di collaborazione e a ridurre il tax gap.
Cristina Bartelli, ItaliaOggi