Confcommercio, nella foto il presidente Carlo Sangalli, l’associazione italiana delle imprese del commercio, ha pubblicato una nota che evidenzia un forte rallentamento dell’economia italiana nel secondo trimestre dell’anno. Secondo le stime, il PIL ha registrato una variazione congiunturale dello 0,1%, confermando una situazione di stagnazione economica.
L’inizio del terzo trimestre non sembra offrire segnali di risveglio, con un quadro congiunturale caratterizzato da un’industria poco dinamica e una fase meno brillante per il settore dei servizi. Anche gli investimenti mostrano segnali di rallentamento da parte delle imprese, influenzati dall’indebolimento della domanda e dalle difficoltà nel settore del credito.
Il clima di fiducia delle imprese ha continuato a peggiorare a giugno, con elementi di pessimismo tra gli operatori del settore manifatturiero e del commercio al dettaglio. Tuttavia, le famiglie hanno mostrato un moderato miglioramento del sentiment nello stesso mese. Nonostante le dinamiche occupazionali positive e un consolidamento della tendenza al rientro dell’inflazione, questo atteggiamento non si traduce in una ripresa della domanda.
A giugno, i consumi, misurati nell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), hanno registrato una riduzione dello 0,6% rispetto all’anno precedente. La domanda di beni è in contrazione (-1,5%), mentre la componente relativa ai servizi mostra una crescita moderata (+1,5%). Anche la domanda di alcuni beni specifici, come le autovetture, l’energia elettrica, i mobili, gli alimentari, l’abbigliamento e le calzature, è diminuita rispetto all’anno precedente.
Le stime per il mese di luglio indicano una conferma della stagnazione economica, con una variazione nulla rispetto a giugno e una crescita dello 0,7% su base annua. L’inflazione è prevista in calo, con una variazione congiunturale nulla e una crescita del 5,9% rispetto all’anno precedente. Si intravedono i primi miglioramenti sui prezzi degli alimentari, a cui le famiglie sono particolarmente sensibili, e una diminuzione delle tensioni nel sistema distributivo.
La situazione attuale dell’economia italiana evidenzia una compresenza di elementi positivi e negativi, preludendo a diversi trimestri di crescita molto esigua. In caso di uno svolgimento sfavorevole, potrebbero verificarsi episodi transitori di moderata recessione.