“L’attuale quadro strategico non consente di ragionare in termini e riduzioni dell’attività addestrative delle forze armate”. L’ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella foto, ieri sera durante il question time alla Camera in risposta a un’interrogazione della deputata progressista Francesca Ghirra sul peso delle servitù militari in Sardegna. “Il governo e la Difesa assicureranno ogni possibile contributo per lo sviluppo sostenibile della regione Sardegna attraverso ulteriori investimenti volti a incrementare la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico, anche in chiave duale, programmi di sviluppo civile, non solo militare, a testimonianza della centralità che per noi la Sardegna ha nello sviluppo del Paese”.
“La Sardegna costituisce un territorio chiave per gli investimenti e la Difesa”, ha sottolineato Crosetto, “come dimostra la recente inaugurazione dell’International Flight training School (nella base aerea di Decimomannu, ndr), uno dei centri più avanzati al mondo per l’addestramento dei piloti ed è per questo che la difesa collabora quotidianamente con la Regione Sardegna al fine di individuare soluzioni per la condotta delle attività militari in un quadro di sviluppo armonico con la società civile, rispettoso dell’ambiente e della salute, della vita quotidiana di popolazioni a noi particolarmente care”. Il ministro ha precisato che la percentuale di oltre il 60%, con cui comunemente s’indica il peso delle servitù militari che gravano sull’isola “è la misura della percentuale di ripartizione del contributo finanziario previsto per le sole regioni a statuto speciale; quindi non identifica la percentuale di presenza militare in Sardegna rispetto a tutto il territorio nazionale”.
Le servitù militari – ha aggiunto Crosetto – “non gravano solo sulla Sardegna ma anche sulla Sardegna. Nel tempo è stata riservata alla regione una sempre maggiore attenzione culminata con la costituzione della cabina di regia a seguito del protocollo del 2017 tra ministero Regione Sardegna recentemente rinnovato”.
“Sono state accolte specifiche istanze del territorio formalizzate in appositi protocolli d’intesa”, ha evidenziato il ministro, citando come esempi “la sospensione delle esercitazioni dal 1 al 30 settembre di ogni anno nonché nel periodo delle festività pasquali r natalizie; l’apertura estiva a tutta la cittadinanza delle spiagge situate in prossimità di poligoni di Teulada e Capo San Lorenzo; la cessione al Comune di Teulada della spiaggia di Porto Tramatzu con le relative pertinenze”.
Quanto agli aspetti ambientali, la Difesa “ha avviato ormai da tempo molteplici percorsi virtuosi finalizzati alla protezione dell’ambiente e dei cittadini”, ha sottolineato il ministro. “In particolare sui poligoni sono stati recentemente sottoscritti e implementati disciplinari d’uso e specifici disciplinari ambientali che prevedono, tra l’altro, specifiche campagne di raccolta materiale residuale di esercitazione, nel pieno rispetto del codice dell’ambiente”.
Crosetto si è poi soffermato sulle compensazioni: circa 17 milioni di euro l’anno come indennizzi ai pescatori; un contributo di un milione di euro alla Regione; la convenzione sull’utilizzo, da parte dei pastori, delle aree non impiegate per le esercitazioni in un’area di oltre 2.600 ettari; 80.000 euro al Comune di Teulada.
Infine, il ministro ha citato “la presenza di 12.500 militari che con le proprie famiglie costituiscono un prezioso patrimonio civile e culturale economico e sociale”.