Claudio Granata – nella foto, Human Capital & Procurement Director di Eni e Alessandro Giuli – Presidente di Fondazione MAXXI, hanno firmato una lettera di intenti propedeutica allo sviluppo di iniziative congiunte nella promozione della cultura e della sostenibilità urbana.
Una collaborazione che punta a rendere sinergico il rapporto tra industria e cultura, in un momento cruciale di transizione energetica che necessita di essere affrontato attraverso molteplici forme di comunicazione, compresa quella creativa.
La collaborazione si muoverà su tre aree di attività:
- Promuovere i valori e le competenze di entrambe le realtà, attraverso la realizzazione di iniziative, mostre e programmi culturali proposti dalla Fondazione MAXXI nel perimetro delle proprie attività istituzionali anche fuori i perimetri del Museo.
- Sviluppare attraverso la formazione la costituzione di percorsi finalizzati a combinare competenze ingegneristiche e di ricerca scientifica con quelle sociali, artistiche e culturali; sarà inoltre rafforzata l’esistente collaborazione tra i rispettivi archivi al fine di valorizzarne il patrimonio documentale, fotografico e audiovisivo.
- Un’altra importante area di collaborazione riguarderà la rigenerazione urbana, all’interno della quale sarà possibile costituire tavoli verticali di lavoro dedicati all’individuazione di iniziative di rinnovamento urbano volti, in particolare, alla valorizzazione dell’asset archeologico-industriale del Gazometro di Roma Ostiense, tramite progetti curatoriali o espositivi che valorizzino la Collezione Nazionale di Arte Contemporanea del MAXXI e opere di altra provenienza. Saranno, inoltre, predisposti studi e ricerche utili a conoscere e monitorare lo stato dell’arte sul mondo della riqualificazione dei patrimoni archeologico-industriali.
Il Complesso del Gazometro, simbolo unico di archeologia industriale e urbana situato nel quartiere di Roma Ostiense, è un’area di circa 13 ettari all’interno della quale Eni ha dato vita da alcuni anni a un importante progetto di recupero delle aree e a opere di bonifica con l’obiettivo di costruire un ecosistema di innovazione aperto, luogo di sperimentazione creativa per soluzioni al servizio della transizione energetica e della rigenerazione urbana, sociale e culturale del territorio.
Un luogo in cui contribuire a diffondere una cultura di ricerca industriale nelle filiere energetiche integrate ma anche uno spazio al servizio del territorio e della sua vocazione culturale.