In Basilicata ci sono, fino a tutto il 2022, 2.129 MW di potenza installata da fonti rinnovabili (3.5% del totale nazionale) con oltre 12 mila impianti (di cui circa l’85% di solare-fotovoltaico) presenti nel territorio regionale (circa l’1% del totale nazionale). E’ la fotografia della Basilicata che emerge dal Rapporto “Comuni Rinnovabili” di Legambiente, giunto alla 17esima edizione. Nel 2022 sono stati installati 77 MW di nuova potenza rinnovabile elettrica di cui il 52% è eolico e il 47% fotovoltaico (irrilevanti le altre fonti). La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 2021 è di 3.767 GWh (3.8% del totale nazionale) pari al 90,8% del totale dell’energia elettrica prodotta sul territorio regionale. In tutti i Comuni è presente almeno un impianto fotovoltaico che sia su edifici residenziali o aziendali, sui tetti di enti pubblici o privati, sospesi o a terra. Sono invece 73 i Comuni in cui è presente almeno un impianto di eolico, tra grande e minieolico, 13 i Comuni in cui è presente il mini-idroelettrico. Infine, sono 28 i Comuni in cui è presente almeno un impianto da bioenergie, che sia da biomasse solide, liquide o gassose per la produzione non solo di energia elettrica ma anche termica. “La Basilicata – dice Antonio Lanorte, presidente di Legambiente Basilicata – è una delle Regioni più attrattive in Italia nel settore delle rinnovabili come dimostra la quantità di nuovi progetti di fotovoltaico ed eolico in attesa di valutazione od autorizzazione. Le performance regionali sull’avanzamento dei procedimenti autorizzativi è tuttavia ancora troppo lento. Serve allora snellire e velocizzare gli iter autorizzativi, accelerando sulla realizzazione dei grandi impianti a fonti pulite, sul repowering dell’eolico, sull’agrivoltaico, sul fotovoltaico a terra in aree non destinabili ad altri scopi, su reti elettriche e accumuli, sulla diffusione delle comunità energetiche e degli impianti di digestione anaerobica; senza dimenticare una seria politica di riqualificazione del patrimonio edilizio e di efficienza energetica”. “Immaginare la Basilicata – conclude Lanorte – come un hub delle rinnovabili e non un hub delle fossili è una prospettiva concreta e conveniente, in grado di creare lavoro e benefici, anche a breve termine, per i territori”.