Il Consiglio di Amministrazione di Innovatec S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan (“EGM”), riunitosi ha esaminato ed approvato i risultati operativi e finanziari al 31 marzo 2023. Innovatec ha chiuso i primi tre mesi del 2023 con risultati positivi, pur in un difficile contesto macroeconomico. In questo scenario – ulteriormente inasprito dagli stop&go regolatori e finanziari lato ecobonus – Innovatec ha registrato nel trimestre ricavi e marginalità allineati alle attese, con EBITDA pari a Euro 8 milioni, migliorando l’EBITDA margin al 16% rispetto al dato medio annuale del 2022, pari all’11,2%, e in linea con lo stesso periodo dello scorso anno. I Ricavi si sono attestati a Euro 49,4 milioni in calo rispetto al 1QTR22 di Euro 74,1 milioni per effetto della riduzione del business ecobonus 110% a seguito degli stop& go regolatori e finanziari succedutisi a partire dal secondo semestre 2022; nel complesso il business Efficienza Energetica e Rinnovabili si è attestato nel trimestre a Euro 8,3 milioni (1QTR22: Euro 24,8 milioni). Ha altresì influito sui ricavi di periodo il calo dei volumi registrati dal business Ambiente ed Economia circolare (1QTR23: Euro 41 milioni vs 1QTR22: Euro 49,3 milioni) a seguito del difficile contesto macroeconomico registrato dai mercati, specifico in questa prima parte del 2023, con ricadute su alcuni settori produttivi in cui il Gruppo opera, e in particolare quelli aventi esposizione nei confronti di clienti particolarmente energivori, quali quello delle batterie e della carta. L’EBITDA risulta pari a Euro 8 milioni (1QTR22: Euro 11,7 milioni) e segue la dinamica registrata dai ricavi, parzialmente compensata da una maggiore contribuzione alla marginalità di periodo del business Ambiente ed Economia circolare rispetto al business dell’Efficienza Energetica. L’EBITDA del business Ambiente ed Economia circolare si è attestato a Euro 9,3 milioni in aumento del 17% rispetto a Euro 7,9 milioni del 1QTR22. L’EBITDA del business dell’Efficienza Energetica risulta negativo a Euro -0,7 milioni (1QTR22: Euro 4,2 milioni) e sconta la riduzione delle commesse ecobonus nonché i costi di start up e di strutturazione manageriale e commerciale della nuova business unit rinnovabili la quale esprimerà progressivamente tutte le sue potenzialità in termini di ricavi e marginalità nel corso dell’ultima parte dell’anno. I costi fissi netti di holding si sono attestati nel periodo a Euro 0,8 milioni (1QTR22: Euro 0,6 milioni); Innovatec ha continuato a far leva sullo sviluppo umano con conseguente aumento dei costi di direzione, organizzazione e controllo di Gruppo. Nel contempo, sono state implementate azioni volte al perseguimento di efficienze, ottimizzazioni e sinergie con le società di più recente acquisizione, i cui benefici si stanno progressivamente esplicitando nel corso del 2023. L’EBIT si è attestato nel trimestre a Euro 2,6 milioni (1QTR22: Euro 6,5 milioni) a seguito del minor peso dei risultati del business dell’Efficienza Energetica, attività meno capital intensive rispetto a quella dell’Ambiente e Circolarità. Il CEO Matteo Marini (nella foto) ha così commentato: “I risultati del primo trimestre 2023 – in linea con le attese – riflettono il perdurare dei principali elementi di incertezza che avevano caratterizzato la seconda parte del 2022 con importanti ricadute su alcuni settori produttivi in cui il Gruppo opera. Lo stop&go regolatorio e le incertezze connesse alla cessione dei crediti fiscali da ecobonus ha ulteriormente inasprito il contesto con conseguente decisione di non sottoscrivere nuovi contratti se non in presenza di affidamenti bancari per la cessione dei crediti. La business unit Ambiente e dell’Economia Circolare, settore core per lo sviluppo del Gruppo, ha mostrato solidità sia in termini di ricavi che di marginalità focalizzandosi nello sviluppo della capacità impiantistica e di integrazione delle società neo acquisite al fine di creare valore dalle sinergie commerciali e di costo. La business unit Efficienza Energetica e Rinnovabili nel corso dell’ultimo scorcio del 2022 aveva già iniziato a riadattare i propri driver strategici anticipando l’atteso ridimensionamento dell’ecobonus 110% ed accelerando le proprie strategie industriali verso la ricerca di un giusto bilanciamento tra volumi e margini. L’avvio di una divisione dedicata allo sviluppo e realizzazione di impianti fotovoltaici sta iniziando a generare positivi risultati, potendo contare ad oggi su di una pipeline di circa 300MWp. Sulla base di queste premesse e degli interventi messi in atto, nonostante lo scenario macroeconomico e regolatorio estremamente volatile, proseguiamo nel nostro piano di rafforzamento e siamo fiduciosi di poter raggiungere progressivamente nel corso del 2023 un EBITDA almeno pari a quello realizzato nel 2022.”.