Arriva la rivoluzione delle dogane Ue. Si punta a snellire i procedimenti di importazione con l’utilizzo di un unico sistema digitale, mentre si prevedono nuove regole ad hoc per l’importazione di beni legati all’e-commerce: sarà abolita la soglia di esenzione dei 150 euro e le piattaforme online avranno la responsabilità di adempiere agli obblighi doganali e dell’Iva. Sarà creato un centro doganale digitale europeo, l’Eu Customs Data Hub, per controllare i dati in tempo reale con l’aiuto dell’intelligenza artificiale che sarà sottoposto alla vigilanza di una nuova autorità doganale, la Eu Customs Authority. Ieri a Bruxelles la commissione europea ha presentato la riforma delle dogane dell’Ue: “si tratta, direi, della riforma più ambiziosa e completa che stiamo proponendo dall’inizio dell’Unione doganale, nel 1968″, ha dichiarato il commissario per l’Economia Paolo Gentiloni presentando la proposta.
La nuova autorità doganale dell’Ue presiederà il centro doganale digitale europeo che fungerà da motore del nuovo sistema. “L’hub sostituirà i 111 sistemi informatici nazionali attualmente in uso”, ha dichiarato Gentiloni, “ciò farà risparmiare agli stati membri fino a 2 miliardi di euro all’anno di costi operativi”. L’attuazione, tuttavia, è ancora lontana. Secondo la proposta della Commissione, l’hub di dati sarà avviato per l’e-commerce nel 2028, seguito da altri importatori nel 2032 su base volontaria. A partire dal 2038, l’hub sarà obbligatorio per tutti gli importatori.
Il centro doganale digitale europeo raccoglierà i dati forniti dalle imprese e, attraverso l’apprendimento automatico, l’intelligenza artificiale e l’intervento umano, fornirà alle autorità una visione a 360 gradi delle catene di approvvigionamento e della circolazione delle merci. Allo stesso tempo, le imprese dovranno interagire con un unico portale per la presentazione delle informazioni doganali e dovranno introdurre i dati una sola volta per più spedizioni. Nei casi in cui i processi operativi e le catene di approvvigionamento sono trasparenti, gli operatori commerciali più affidabili (operatori “Trust and Check (Fiducia e Controllo”) potranno mettere le loro merci in circolazione nell’Ue senza alcun intervento doganale attivo. La categoria Trust and Check (Fiducia e Controllo) rafforza il programma già esistente di operatori economici autorizzati (Aeo) per gli operatori affidabili.
Alle piattaforme online sarà assegnato un ruolo centrale nel garantire che le merci vendute online nell’Ue rispettino tutti gli obblighi doganali, rispetto all’attuale sistema doganale, che attribuisce la responsabilità al singolo consumatore e ai singoli vettori. Le piattaforme avranno la responsabilità di garantire che i dazi doganali e l’Iva siano pagati al momento dell’acquisto. Nel contempo la riforma elimina l’attuale soglia, “ampiamente sfruttata dagli autori di frodi”, indicano da Bruxelles, in base alla quale le merci di valore inferiore a 150 sono esenti dai dazi doganali. “Fino al 65% di tali pacchi che entrano nell’Ue è attualmente sottovalutato al fine di evitare i dazi doganali all’importazione”, sottolineano dalla commissione.
La riforma semplifica inoltre il calcolo dei dazi doganali per le merci di modesto valore acquistate da paesi terzi, riducendo a quattro le migliaia di possibili categorie di dazi doganali. “Sarà così molto più facile calcolare i dazi doganali per i piccoli pacchi e le piattaforme e le autorità doganali saranno agevolate nella gestione del miliardo di acquisti e-commerce che ogni anno entrano nell’Ue”. Si elimineranno inoltre le possibilità di frode. Si prevede che il nuovo regime apporterà entrate doganali supplementari dell’ordine di 1 miliardo di euro all’anno.
Matteo Rizzi, ItaliaOggi