Evoluzione del business, efficientamento operativo, generazione di cassa e investimenti per un business sempre più sostenibile: è il piano di sviluppo che Webuild (nella foto, l’a. d. Pietro Salini) sta perseguendo grazie anche alle sue controllate, focalizzandosi su mercati geografici a basso rischio e con un elevato potenziale commerciale legato ai programmi di investimenti in infrastrutture e grandi opere.
Opportunità che si sommano a quelle che si sono aperte per il Gruppo in nuovi segmenti di mercato nella transizione energetica e nell’agricoltura sostenibile, come la produzione di fertilizzanti (urea), linee di trasmissione e fonti di energia rinnovabile, facendo leva sulle competenze tecniche recentemente acquisite con la controllata australiana Clough. Anche grazie ai risultati delle sue controllate, Webuild raggiunge un portafoglio lavori che si attesta a €13,7 miliardi di nuovi ordini acquisiti e in corso di finalizzazione da inizio anno, inclusi €3,5 miliardi di progetti per cui risulta ad oggi migliore offerente.
Una delle leve della crescita del Gruppo restano gli Stati Uniti, con la controllata Lane che registra ad oggi un portafoglio lavori di oltre €3 miliardi. Ultima aggiudicazione, il contratto da €87 milioni (USD96 milioni) per il progetto “I-20 Bridge Replacements over Wateree River” per la sostituzione e l’ammodernamento del Wateree Bridge e del Pond Bridge sul fiume Wateree lungo la Interstate 20 (I-20) nella contea di Kershaw, nello stato americano della Carolina del Sud.
Mercato chiave è anche l’Australia, dove la controllata Clough, in joint venture, nelle scorse settimane ha raggiunto il financial closure e le altre condizioni contrattuali necessarie per l’avvio del contratto da €2,56 miliardi (USD2,8 miliardi) di valore complessivo, per la realizzazione dell’Impianto Urea Ceres per conto della Perdaman Chemicals and Fertilisers, in Western Australia. Tra i maggiori al mondo nel suo genere, l’impianto sarà il più grande in Australia e garantirà i più elevati standard di sostenibilità dei processi produttivi.
Sempre più forte il ruolo di Webuild nel rafforzamento della mobilità sostenibile anche in Europa. Come già annunciato, negli ultimi giorni, insieme alla controllata Cossi, il Gruppo si è aggiudicato i lavori per €284 milioni circa, 100% Gruppo Webuild, per la realizzazione della Pedemontana Piemontese (Lotto 1, Stralcio 1 e Stralcio 2). Tra i progetti strategici, rientra anche la Circonvallazione di Trento, contratto da €934 milioni di valore totale, che Webuild, con la controllata SELI Overseas, si è aggiudicato a febbraio per la progettazione e la realizzazione di 13km circa di nuova linea ferroviaria nell’ambito del quadruplicamento dell’alta velocità Fortezza-Verona, in prosecuzione della Galleria di Base del Brennero, megaprogetto che vede il Gruppo attivo su numerosi lotti. Sempre sotto le Alpi, a contribuire alla mobilità sostenibile sarà invece anche la nuova Galleria Autostradale del San Gottardo, per cui la controllata svizzera del Gruppo, CSC Costruzioni, ha recentemente ultimato lo scavo dei quasi 4km del tunnel di accesso all’estremità nord.
Settore strategico ad alto potenziale di crescita in cui il Gruppo intende rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento nei prossimi tre anni è anche quello dell’acqua, che vede Webuild leader a livello mondiale grazie anche all’expertise della controllata Fisia Italimpianti. La Società vanta una radicata presenza nel Middle East, dove ha realizzato dissalatori e impianti per il trattamento acque che si caratterizzano per le soluzioni innovative adottate a livello tecnologico e che già oggi servono un bacino di oltre 20 milioni di utenti. Ultima aggiudicazione, come già annunciato, due contratti del valore complessivo di €408 milioni (USD439 milioni), rispettivamente per la costruzione e la gestione dell’impianto di trattamento acque del complesso petrolifero onshore ZULUF in Arabia Saudita. Una acquisizione che segna l’ingresso di Fisia Italimpianti nel settore Oil & Gas e il suo ritorno nel comparto dell’Operation & Maintenance.