Una lettera inedita di Italo Svevo è stata ritrovata nell’Archivio storico dell’Università di Trieste, grazie al lavoro di ricerca condotto dallo studioso triestino Lorenzo Ielen, PhD dell’ateneo giuliano. La scoperta è stata resa nota durante il convegno “Dal reale al virtuale: sistemi museali a confronto”, in cui il Sistema Museale dell’università ha presentato i primi risultati dell’opera di digitalizzazione delle collezioni e dei fondi dell’ateneo e alcuni percorsi di visita museali virtuali, in vista dell’ormai prossimo Centenario dell’Università di Trieste (1924-2024). Un centenario – si legge in una nota – che sembra legare idealmente l’Ateneo giuliano e lo scrittore triestino, la cui opera forse più nota e importante, “La coscienza di Zeno”, ha compiuto un secolo dalla pubblicazione avvenuta nel 1923. E come a voler celebrare questi due importanti centenari, durante l’attività di ricerca finalizzata all’allestimento di una mostra virtuale dedicata alla storia di UniTS, è riemerso l’inedito documento. Si tratta di una lettera scritta da Ettore Schmitz (il vero nome dell’autore noto con lo pseudonimo di Italo Svevo) il 9 aprile 1927 in risposta al rettore Giulio Morpurgo, che desiderava ricordare in un annuario il corpo docente della Scuola Superiore di Commercio, embrione di quello che sarebbe diventato l’Ateneo giuliano. Svevo ricorda in queste righe, che sembrano comporre una sorta di curriculum vitae, il servizio prestato come docente dal 1893 al 1901 e si dice “lieto di essere ricordato per la più onorifica attività ch’io abbia esplicata nel corso della mia lunga vita”.
Lo scrittore, inoltre, nella lettera informa – tra le attivià di maggiore rilievo – di aver pubblicato i tre romanzi – “Una vita”, “Senilità” e la “Coscienza” – opere che oggi sono riconosciute tra le più significative della letteratura contemporanea italiana ed europea. Il lavoro di ricerca archivistica che ha consentito a Ielen di ritrovare il documento si sta svolgendo sotto la supervisione scientifica di Tullia Catalan, docente di Storia contemporanea dell’università di Trieste, e ha fruito del supporto di Sonia Bertorelle, capo dell’Ufficio gestione sistema documentale di Ateneo.