A2A ha chiuso i primi 3 mesi del 2023 con un utile netto di 173 milioni (+63%), ricavi pari a 5,13 miliardi (-7%), un margine operativo lordo paria a 500 milioni (+30%). Nel periodo il gruppo ha effettuato investimenti per 219 milioni (+18%). La posizione finanziaria netta a fine periodo era pari a 4,373 miliardi, contro i 4,258 miliardi segnati al 31 dicembre 2022. Alla luce dei dati del periodo, A2A rivede “positivamente” le stime per l’intero 2023: in particolare, la società prevede che “traguarderà un ebitda compreso tra 1,64 e 1,68 miliardi di euro e un utile netto di gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, tra 390 e 410 milioni di euro”.”I risultati dei primi 3 mesi consolidano la crescita del gruppo confermandone la validità delle scelte strategiche. Essere riusciti a incrementare del 18% gli investimenti, rispetto ai livelli record dello stesso periodo dello scorso anno, è per noi motivo di grande soddisfazione perché dimostra la capacità di A2A nella realizzazione di infrastrutture indispensabili per lo sviluppo del Paese. Siamo cresciuti sia nel numero di clienti che nello sviluppo dei progetti di nuovi impianti, rafforzando così il nostro ruolo di player nazionale”, ha commentato Renato Mazzoncini, nella foto, amministratore delegato di A2A, che ha concluso: “Abbiamo ideato un’offerta innovativa che permette di stabilizzare il prezzo dell’energia elettrica per dieci anni ai clienti retail utilizzando le nostre fonti green, per essere meno soggetti alle oscillazioni del mercato. Continueremo a lavorare per realizzare gli obiettivi fissati nel nostro Piano Industriale, per creare valore condiviso a beneficio delle persone, dei territori e delle imprese, consapevoli di essere sulla giusta strada”.