Arrivano i contributi per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità. Ne beneficeranno 1.300.000 nuclei familiari con Isee inferiore a 15 mila euro l’anno che riceveranno su altrettante carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane, un contributo di 382,50 euro a famiglia.
Le carte, nominative, saranno operative a partire da luglio e verranno erogate dall’Inps sulla base delle informazioni rese disponibili dai comuni che avranno un ruolo decisivo nell’operazione perché dovranno riscontrare i nominativi e le residenze anagrafiche dei beneficiari pubblicate sul portale Inps incrociando tali dati con quelli delle proprie anagrafi. Saranno i sindaci a comunicare ai beneficiari l’erogazione del bonus.
Le istruzioni tecniche per distribuire il fondo di 500 milioni di euro stanziato dalla Manovra 2023 (commi 450 e 451 della legge 197/2022) per alleviare le difficoltà economiche delle famiglie maggiormente colpite dalla crisi economica, sono contenute nel decreto interministeriale emanato dal ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare di concerto col Mef, registrato alla Corte dei conti il 4 maggio.
I contributi saranno attribuiti ai comuni sulla base di due parametri: la popolazione residente e la differenza tra il reddito medio pro capite di ciascun ente e il valore del reddito pro capite medio nazionale. Ogni comune avrà quindi un numero prestabilito di card beneficiarie ripartite in un allegato ad hoc al decreto firmato dai ministri Francesco Lollobrigida e Giancarlo Giorgetti che, per il tramite dell’Anci, hanno inviato una lettera ai primi cittadini invitandoli a collaborare per la riuscita dell’iniziativa.
I comuni dovranno verificare la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi e, sulla base del numero di carte loro assegnate, dovranno attribuire le card eventualmente residue selezionando i beneficiari tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base delle informazioni provenienti dai servizi sociali. Le card saranno ritirate dai beneficiari dei contributi presso gli uffici postali abilitati al servizio e non saranno più fruibili se non verrà effettuato il primo pagamento entro il 15 settembre 2023.
Il contributo non spetterà ai nuclei familiari in cui siano presenti percettori di Reddito di Cittadinanza, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspsi), Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll), Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni o qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
Come detto, il contributo di 382,50 euro a famiglia potrà essere utilizzato solo per l’acquisto di beni di prima necessità, così come individuati dall’allegato 1 al decreto. Non potrà essere utilizzato per acquistare bevande alcoliche. Il buono potrà essere speso presso tutti gli esercizi commerciali di generi alimentari che abbiano aderito alla convenzione con il ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare. La titolarità della carta consentirà di fruire di sconti specifici sui beni alimentari in vendita presso gli esercizi commerciali aderenti. Gli sconti tuttavia non saranno cumulabili.
Francesco Cerisano, ItaliaOggi