Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il Resoconto Intermedio della Gestione al 31 marzo 2023. L’Amministratore Delegato di ACEA, Fabrizio Palermo, nella foto, ha dichiarato: “I risultati del primo trimestre dell’anno mostrano un andamento positivo grazie anche alle significative azioni messe in campo a partire dagli ultimi mesi del 2022 che hanno contribuito a migliorare le performance operative ed industriali del Gruppo, oltre a consolidarne la struttura finanziaria. Confermiamo quindi la guidance sui risultati 2023 già comunicata al mercato.” I Ricavi consolidati si attestano a 1.239,9 milioni di Euro, in crescita del 4,0% rispetto al primo trimestre 2022. L’EBITDA consolidato aumenta del 5,6% a 335,9 milioni di Euro (318,2 milioni di Euro nel primo trimestre 2022) per effetto della positiva performance delle aree Idrico, Infrastrutture Energetiche e Commerciale e Trading, parzialmente compensata dalla riduzione dell’EBITDA dell’area Generazione per effetto della forte riduzione dei prezzi sui mercati energetici e del deconsolidamento degli asset fotovoltaici. L’EBITDA della Capogruppo registra un leggero miglioramento grazie alle azioni poste in essere – a partire dagli ultimi mesi del 2022 – sulla gestione dei costi. L’apporto dei business all’EBITDA consolidato è il seguente: Idrico 52%; Infrastrutture Energetiche 28%; ACEA Ambiente 6%; Generazione 4%; Commerciale e Trading 10%. Il contributo dei settori Estero, Ingegneria e Servizi e della Capogruppo è sostanzialmente neutro. L’86% dell’EBITDA si riferisce ad attività regolate (Idrico, Infrastrutture Energetiche e Ambiente). Gli oneri finanziari netti aumentano di 11,8 milioni di Euro a 33,7 milioni di Euro per effetto del rialzo dei tassi e della emissione obbligazionaria di 700 milioni di Euro avvenuta nel primo trimestre 2023. Al 31 marzo 2023, il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo ACEA si attesta all’1,98% (rispetto all’1,40% del 31 marzo 2022). L’EBIT consolidato si attesta a 149,8 milioni di Euro (153,8 milioni di Euro nel primo trimestre 2022) e risente dell’aumento degli ammortamenti (+13%), delle svalutazioni crediti e degli accantonamenti per rischi. L’Utile netto del Gruppo è pari a 72,6 milioni di Euro, rispetto ai 99,4 milioni dello scorso anno. Si evidenzia che il risultato del primo trimestre 2022 beneficiava dell’iscrizione di una plusvalenza di 20,7 milioni di Euro realizzata a seguito della cessione di una quota di maggioranza degli asset fotovoltaici di ACEA. Il tax rate al 31 marzo 2023 è pari al 30% (in linea con lo scorso anno). Gli investimenti realizzati nei primi tre mesi del 2023 sono pari a 246,8 milioni di Euro in crescita rispetto ai 222,3 milioni di Euro dell’anno precedente (+11%) e sono ripartiti come segue: Idrico 150,1 milioni di Euro, Infrastrutture Energetiche 64,5 milioni di Euro, Ambiente 7,6 milioni di Euro, Generazione 4,4 milioni di Euro, Commerciale e Trading 12,5 milioni di Euro, altri business e Capogruppo 7,7 milioni di Euro. Circa il 90% degli investimenti è stato realizzato nelle attività regolate. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo si riduce di 101,1 milioni di Euro, passando da 4.439,7 milioni del 31 dicembre 2022 a 4.338,6 milioni di Euro. Il miglioramento del capitale circolante è prevalentemente imputabile alla riduzione dei pagamenti della commodity e del fatturato di ACEA Energia, e alla reintroduzione degli oneri generali di sistema eliminati nel 2021 per contenere l’impatto dell’aumento del prezzo dell’energia sui cittadini. Al 31 marzo 2023, il rapporto PFN/EBITDA LTM è pari a 3,3x (rispetto a 3,4x del 31 dicembre 2022). Il debito a medio/lungo termine è regolato per il 91% a tasso fisso e ha una durata media di 4,8 anni. Nel mese di gennaio sono state completate con successo le emissioni di due Green Bond per un importo complessivo di 700 milioni di Euro, consentendo di rafforzare ulteriormente il posizionamento del Gruppo ACEA come operatore leader nella sostenibilità. La Capogruppo dispone di linee committed pari a 700 milioni di Euro non utilizzate, linee uncommitted pari a 425 milioni di Euro di cui 21 milioni di Euro utilizzate.