Via libera, dalla Giunta regionale del Piemonte (nella foto, il presidente della Regione Alberto Cirio), ai criteri per i finanziamenti alle ‘Green Communities’, comunità locali che intendono valorizzare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono (acqua, boschi e paesaggio) e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, attraverso l’attuazione di un piano di sviluppo sostenibile.
L’iniziativa sarà finanziata con oltre 9,2 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo delle Montagne italiane, che saranno destinati alle Unioni montane, in qualità di enti capofila.
Ogni Unione Montana potrà ricevere un contributo minimo di un milione e massimo di due milioni di euro, per interventi sul territorio montano finalizzati alla gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale e delle risorse idriche, alla produzione di energia da fonti rinnovabili locali, allo sviluppo di un turismo sostenibile, alla costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna, all’efficienza energetica, all’integrazione intelligente degli impianti e delle reti e allo sviluppo sostenibile delle attività produttive.
“È un ulteriore tassello nella strategia per la montagna che la Giunta regionale persegue con convinzione fin dall’insediamento”, commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, con il vicepresidente Fabio Carosso, “per ridare nuove opportunità di insediamento nelle terre alte, evitare lo spopolamento e favorire un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.
Tra gli investimenti a favore del territorio montano, il bando per incentivare la residenzialità (10 milioni), il bando sulle scuole (500 mila euro), il fondo regionale destinato alle Unioni Montane (10 milioni 700 mila euro), i 126 milioni di fondi europei previsti nell’ambito del CSR (Complemento dello Sviluppo rurale, ex PSR) 2023-2027 e i tre milioni per le botteghe dei servizi.