Buone notizie per OVS. L’esercizio terminato al 31 gennaio 2023 si chiude con vendite nette che raggiungono i 1.513 milioni di Euro, in crescita dell’11,3% rispetto all’anno precedente, prevalentemente per effetto dell’ottimo andamento della parità. Tutti i marchi registrano andamenti positivi. Traffico e scontrino medio sono in crescita. Ottimo aumento dell’EBITDA rettificato a 180,2 milioni di Euro (+22,4% sul 2021), pari all’11,9% delle vendite. L’andamento dei ricavi e l’incremento del gross margin (57,1%, +40 punti base rispetto all’anno precedente), hanno più che compensato le forti tensioni sui costi del prodotto e sull’intera supply-chain. Il risultato complessivo è stato conseguito grazie anche all’ottimo andamento del quarto trimestre, con l’EBITDA rettificato pari a 56,1 milioni di Euro, in aumento di 13,4 milioni di Euro (+31,5%) rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. L’utile netto consolidato rettificato sale a 78,4 milioni di Euro, in crescita del 75,2% rispetto a quello dell’esercizio 2021. Il cash flow netto, ante dividendi e acquisto di azioni proprie, è stato pari a 64,1 milioni di Euro, dopo investimenti per oltre 80 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta rettificata al 31 gennaio 2023 era pari a 162,0 milioni di Euro, con un leverage ratio ridotto a 0,90x. Verrà proposto all’Assemblea un dividendo di 0,06 Euro per azione, in incremento del 50% rispetto al precedente esercizio. Sostenibilità sempre al centro della nostra attenzione. Peril secondo anno consecutivo, OVS è al primo posto al mondo nel Fashion Transparency Index di Fashion Revolution, come azienda più attenta alla trasparenza. Strategy update: OVS prevede per i prossimi anni una forte crescita, frutto di importanti nuovi progetti sui prodotti, dell’ulteriore espansione e valorizzazione della rete di vendita in Italia e all’estero, della crescita dell’e-commerce e della messa a terra di numerosi progetti in ambito digitale, di ottimizzazione delle operations, nonché della sempre costante valorizzazione del capitale umano. Il currenttrading da febbraio è molto positivo, con like-for-like in crescita di oltre il10% rispetto al 2022 per tutte le insegne, anche perché caratterizzato da un ottimo gradimento delle nuove collezioni. Così ha commentato l’a. d. Stefano Beraldo: “L’esercizio concluso ha visto il consolidamento del nuovo modello di business da vertical retailer a piattaforma con marchi diversi, ciascuno in grado di soddisfare uno specifico stile di vita, e con un assortimento ampliato verso punti prezzo più alti, in particolare grazie al sempre maggiore successo dell’introduzione del marchio Piombo. Il risultato è stato vincente anche alla luce di un contesto di mercato dove, a causa delle tensioni inflattive, un numero crescente di clienti si sta spostando da fasce prezzo premium a quelle nelle quali opera OVS,ricercando comunque lo stile e la qualità a cui erano abituati. L’aumento delle vendite è stato caratterizzato da una forte crescita delle vendite like-for-like, con andamento particolarmente positivo nella donna, elemento di grande rilevanza essendo questo il segmento trainante del mercato dell’abbigliamento. In un contesto economico caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche, l’attenta gestione del rischio che aveva portato nel corso del 2021 a bloccare diversi contratti di acquisto a prezzi che poi si sono rivelati vantaggiosi, una calibrata azione sui listini di vendita unita ad un’ulteriore riduzione delle attività promozionali, hanno consentito di raggiungere un gross margin percentuale pari al 57,1%, valore superiore sia al 2021 che al 2019, ultimo anno pre-pandemia. Ciò ha più che compensato i maggiori costi di negozio, in primis energetici, conducendo ad una crescita dell’EBITDA di 33 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente. Il flusso di cassa operativo è pari a 64 milioni di Euro, prima della distribuzione di dividendi e dell’acquisto di azioni proprie per un totale di 36 milioni di Euro, nonostante ordini di merce con consegne anticipate effettuati allo scopo di evitare i sempre possibili ritardi di consegne, come quelli subiti nella prima parte del 2022, ed una forte ripresa degli investimenti, in particolare nel rinnovamento dei negozi, nell’automazione delle operations e nella digitalizzazione. L’anno si chiude con un rapporto di indebitamento su EBITDA pari a 0,90x”.