Il Consiglio di Amministrazione di Generalfinance ha approvato il resoconto intermedio di gestione relativo al primo trimestre 2023, che evidenzia un utile netto pari a 2,9 mln di Euro, in crescita (+8%) rispetto al primo trimestre 2022 e un patrimonio netto a 54,3 mln di Euro. Il margine di interesse si attesta a 1,7 mln di euro, in riduzione (-3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per effetto dell’evoluzione in aumento dei tassi Euribor che ha inciso negativamente sul costo del funding, compensato dall’aumento dei volumi e dalla rinegoziazione dei contratti di factoring operata nel secondo semestre dello scorso anno. Le commissioni nette sono pari a 6,0 mln di euro, in crescita rispetto ai 5,2 mln di euro dei primi tre mesi del 2022 (+17%). La dinamica delle commissioni nette risente dell’evoluzione particolarmente positività del turnover (+17% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente) e della contenuta riduzione dei tassi commissionali, a testimonianza dell’ottima performance commerciale ed operativa della Società. Il margine di intermediazione ammonta a 7,8 mln di euro (+12%) mentre i costi operativi, pari a circa 3,2 mln di euro, aumentano del 15%. Tenuto conto del costo del rischio particolarmente basso (rettifiche di valore nette pari a 0,1 mln di euro, con un costo del rischio annualizzato a 3 basis point) e di imposte stimate pari a 1,5 mln di euro, il risultato netto di periodo si attesta a circa 2,9 mln di euro a fronte di 2,7 mln di euro registrati nei primi tre mesi del 2022 (+8%). I crediti netti verso la clientela si attestano a 342,9 mln di euro, in diminuzione dell’11% rispetto al 31 dicembre 2022. La percentuale di erogazione è passata dall’83% del 2022 all’81% dei primi tre mesi del 2023, mentre i giorni medi di credito – pari a 71 – risultano sostanzialmente in linea al dato del 2022 (72). All’interno dell’aggregato dei crediti, il totale dei crediti deteriorati lordi risulta pari a 1,4 mln di euro, con un NPE ratio lordo pari a 0,40% circa (0,24% l’NPE ratio netto). La copertura dei crediti deteriorati si attesta al 41% circa. La cassa e le disponibilità liquide – rappresentate dai crediti verso banche – risultano pari a circa 62 mln di euro – a testimonianza del prudente profilo di gestione della liquidità – mentre il totale dell’attivo patrimoniale ammonta a 419,5 mln di euro, a fronte di 443,8 mln di fine 2022. Le attività materiali sono pari a 4,8 mln di euro, rispetto ai circa 4,9 mln di euro del 2022. Le attività immateriali assommano a 2 mln di euro, invariate rispetto alla fine del 2022. Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, pari a 335,5 mln di euro, sono costituite da debiti per 293,2 mln di euro e da titoli in circolazione per 42,3 mln di euro. I debiti sono principalmente rappresentati dal finanziamento in pool (saldo al 31 marzo pari a 110,6 mln di euro) stipulato con alcune banche italiane, oltre ai mutui e alle altre linee bilaterali con banche e società di factoring (46 mln di euro). Inoltre, nella voce viene rilevato il debito nei confronti del veicolo (134,4 mln di euro) relativo all’operazione di cartolarizzazione conclusa a dicembre 2021, che vede BNP Paribas, Banco BPM e Intesa Sanpaolo quali senior lender. I titoli sono costituti da due prestiti obbligazionari subordinati (12,5 mln) emessi nel secondo semestre dell’anno 2021, oltre che dalle cambiali finanziarie in essere (30 mln). Massimo Gianolli, nella foto, Amministratore Delegato di Generalfinance, ha dichiarato: “Il primo trimestre dell’anno ha evidenziato un andamento in linea con il budget dell’esercizio. Da un punto di vista commerciale, abbiamo registrato una ulteriore crescita del flusso di erogazioni, pari a 412 mln di euro, +15% rispetto al 2022, con ricavi netti in aumento del 12%; ciò a conferma del costante trend di crescita, in un contesto di carenza di liquidità per le imprese distressed o con rating bassi – nostro target di clientela – che hanno limitato accesso o non hanno accesso al credito bancario, concentrato prevalentemente su controparti a basso rischio o su finanziamenti a MLT garantiti dallo Stato. Il nostro team è fortemente impegnato a supportare la clientela e aumentare i volumi di turnover nei prossimi trimestri, in linea con quanto definito nel Piano Industriale.”