Una piattaforma digitale per tracciare tutto il percorso che compie un capo d’abbigliamento, dalla materia prima al fine vita, grazie alla blockchain. È l’obiettivo del progetto Trick, che vede coinvolta Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) nel consorzio attuatore, costituito da 31 fra aziende, associazioni, enti no profit e centri di ricerca di 11 paesi. Il progetto, finanziato nell’ambito del programma quadro Horizon 2020, è coordinato dal Lanificio Fratelli Piacenza e consente alle aziende della moda di raccogliere dati verificati e non modificabili sulla storia dei prodotti. La blockchain contribuirà a garantire l’originalità dei capi, prevenendone la contraffazione, e concorrerà a tutelare i consumatori contro l’utilizzo di prodotti chimici pericolosi, certificando anche i requisiti di protezione dei lavoratori. Questi e altri servizi verranno resi disponibili su un marketplace di servizi B2B. Tra i focus principali del progetto anche la circolarità dei processi produttivi, attraverso il recupero dalla filiera delle informazioni necessarie ad assicurare un miglior riuso delle fibre dei prodotti al momento del fine vita. «Grazie all’applicazione sarà possibile tracciare la qualità dei processi produttivi, la salubrità e la circolarità delle materie prime utilizzate per la produzione dei capi, garantendone la sostenibilità», spiega Gessica Ciaccio, ricercatrice Enea del Laboratorio Cross technologies per distretti urbani e industriali. «Le applicazioni della blockchain permettono il collegamento univoco tra i beni e le loro caratteristiche registrate in piattaforma, dove ogni modifica viene annotata e dove si possono stabilire diversi livelli di accesso alle informazioni».
ItaliaOggi