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Produrre energia pulita, consumare meno e meglio e liberarsi gradualmente dalla produzione di combustibili fossili. I tre capisaldi della transizione energetica vengono declinati a Napoli nel corso della tre giorni di EnergyMed, la mostra-convegno sulle rinnovabili e l’economia circolare, giunta alla 14esima edizione. Negli 8.000 metri quadrati della Mostra d’Oltremare, oltre 100 stand di aziende ed enti pubblici presentano le ultime novità, in un momento storico importante per progettare un futuro senza combustibili fossili. “Le tante imprese qui portano grandi novità per produrre energia in modo pulito attraverso il sole, il vento, l’idrogeno e per consumare meno e meglio – spiega Michele Macaluso, direttore di Anea e organizzatore dell’evento, insieme con il presidente di Anea, Gianfranco Cacace – Oltre alla produzione di energia pulita, alla riduzione dei consumi e all’azzeramento dei combustibili fossili, c’è anche il tema del caro bolletta, di cui discuteremo nei convegni, mettendo al centro le possibili soluzioni per ridurre il costo dell’energia”.Intervenendo all’inaugurazione, il sindaco Gaetano Manfredi (nella foto) definisce l’innovazione come la “chiave migliore per poter dare una risposta alla crisi energetica, ma anche alla transizione ecologica. Solo con un forte impegno tecnologico – aggiunge – saremo in grado di trovare delle soluzioni che ci garantiranno maggiori risparmi e minore dipendenza dai Paesi stranieri”. Manfredi ricorda inoltre che l’amministrazione è impegnata a promuovere le comunità energetiche, che “sono una via per una produzione di energia rinnovabile, che abbia anche un impatto sociale e che sia redistribuita ai cittadini”. Il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ha illustrato le misure contenute nel bando per l’erogazione di incentivi per la sostituzione degli impianti termici civili alimentati a biomassa legnosa con impianti a basse emissioni. “E’ una misura concreta che contrasta l’inquinamento atmosferico – spiega – Sento dire che il riscaldamento domestico nei Comuni della Campania non cambia le sorti del pianeta, ma se ognuno fa quello che può, contribuisce a cambiare il mondo. Con il nostro decreto, le famiglie e gli installatori possono fare la propria parte nei Comuni in cui c’è uno sforamento di inquinamento significativo. Se andrà bene, lo allargheremo anche ad altri Comuni”. Il decreto della Regione su camini e stufe a pellet prevede un contributo a fondo perduto per sostituirli con nuovi apparecchi di riscaldamento, come impianti a biomassa di potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW di Classe non inferiore ‘5 Stelle’.