Il Consiglio di Amministrazione di Radici Pietro Industries & Brands S.p.A. – attiva nel settore della pavimentazione tessile di alta gamma e lusso e specializzata nella produzione e distribuzione di rivestimenti tessili di alto contenuto tecnologico, sia tessuti che non tessuti, con elevato grado di personalizzazione e di erba artificiale per utilizzo sportivo e decorativo – riunitosi nella giornata odierna, ha approvato, tra l’altro, il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 e (b) il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, in corso di revisione da parte della società di revisione. Il consiglio di amministrazione ha, inoltre, analizzato i dati preconsuntivi al 31 marzo 2023 della sola Capogruppo, che storicamente rappresenta circa l’80 per cento del consolidato di Gruppo. Tale fatturato preconsuntivo, non soggetto a revisione contabile risulta essere sostanzialmente in linea con le stime interne contenute nel budget 2023. I ricavi delle vendite realizzate nel corso 2022 fanno registrare un aumento netto pari a circa il 21% rispetto a quelli conseguiti nel 2021. La variazione è riconducibile in misura paritaria sia all’aumento dei prezzi di vendita, che durante l’intero esercizio hanno quasi interamente recuperato l’aumento dei costi registrati nelle materie prime e nella gran parte dei beni e servizi, sia all’incremento dei volumi di vendita. I costi della produzione, pari a Euro 54,35 milioni, in aumento in valore assoluto rispetto al 2021 (+ Euro 10,793 Milioni), evidenziano un aumento dell’incidenza percentuale rispetto ai ricavi, essendo passati dal 98,5% al 101,6 % anche per effetto dell’incremento della variazione delle rimanenze dei prodotti finiti ed in corso di lavorazione. Il Gruppo ha aumentato i costi del personale a Euro 8,492 milioni, rispetto a Euro 7,975 milioni dell’esercizio precedente, diminuendo però l’incidenza sul fatturato al 15,9% rispetto al 18% dello scorso esercizio. I costi per materie prime, sussidiarie e di consumo, aggregata con la variazione delle rispettive rimanenze, cumula costi per Euro 29,732 milioni nel 2022, pari al 55,6% dei ricavi. Tale incidenza aumenta rispetto al 2021, che riportava costi per la medesima grandezza per Euro 22,92 milioni, pari al 51,8% dei ricavi. L’incremento è essenzialmente dovuto alla variazione delle rimanenze in corso di lavorazione che hanno avuto un’incidenza pari al 5,1%. L’Ebitda dell’esercizio 2022 ammonta a complessivi Euro 3,681 milioni e fa registrare un importante aumento di Euro 1,541 milioni rispetto al 2021. Anche la sua incidenza sui ricavi delle vendite è passata dal 4,8% al 6,9%, sostanzialmente in linea con le previsioni indicate nel Budget. Tenuto conto degli effetti economici consuntivati dalla gestione 2022, influenzati principalmente dalla volatilità dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici, si è deciso di avvalersi della norma per la sospensione degli ammortamenti prevista dall’art. 3, comma 8, D.L. 29 dicembre 2022, n. 198. A tal fine, si è stabilito di limitare l’aliquota di ammortamento dell’anno 2022, per le immobilizzazioni materiali, fino al 75 per cento delle normali aliquote di ammortamento per Radici Pietro e la controllata di diritto ungherese. Il saldo della gestione finanziaria fa registrare un saldo negativo pari a Euro 0,689 milioni rispetto a Euro 0,63 milioni nel 2021. Il Risultato Netto di periodo risulta positivo per Euro 0,187 milioni, tenuto conto di un carico fiscale negativo per Euro 0,086 milioni. Ivan Palazzi, nella foto, Amministratore Delegato di Radici Pietro, ha dichiarato: “Sebbene l’anno 2022 abbia ancora evidenziato un’elevata incertezza dettata sia dall’attuale conflitto che dai notevoli rincari delle materie prime e dei prodotti energetici, siamo molto soddisfatti di aver sostanzialmente raggiunto tutti gli obiettivi contenuti nel Budget, confermando, anche per lo scorso esercizio, il coerente approccio della Società in un contesto incerto e volatile. Alla base di questo risultato è stato fondamentale il costante monitoraggio dell’andamento dei costi e l’attenta gestione dei prezzi di vendita, che hanno consentito di identificare e cogliere tutte le opportunità dei nostri mercati di riferimento, in parte ancora condizionati dall’effetto pandemico. Importante evidenziare che i mercati Residenziale & Contract e Sportivo sono tornati ai livelli prepandemia; nel corso del corrente esercizio si prevede che il settore Marine possa continuare a crescere e recuperare completamente gli effetti della crisi pandemica. Per quanto riguarda il settore Automotive i risultati raccolti e le previsioni di vendita risultano in miglioramento rispetto a quelli stimati nel Piano. I primi mesi del corrente esercizio evidenziano una mitigazione sia dei costi delle materie prime e dei prodotti energetici che, in aggiunta agli investimenti effettuati in ambito di efficientamento energetico ed a tutte le azioni che la Società ha programmato per poter continuare a presentare prodotti e servizi innovativi, ci consentono di confermare una costante crescita per i prossimi esercizi”.