Nonostante la guerra in Ucraina e l’aumento dei costi di carburanti e materie prime, Ceccarelli Group, attivo nel settore di logistica e trasporti con quartier generale a Udine, ma con sedi anche a Trieste, Padova, Milano e Prato, ha chiuso il 2022 con 52 milioni di euro di fatturato con un aumento del 13% rispetto al 2021 (46 mln). Lo ha reso noto il Gruppo, comunicando i dati del bilancio consolidato 2022.
“Sebbene persista un clima di incertezza, nel quale stiamo continuando a internalizzare gran parte dei maggiori costi – ha spiegato il presidente di Ceccarelli Group, Luca Ceccarelli (nella foto) – il nostro gruppo continua a investire, come dimostrano le aperture dei due poli logistici a Pradamano e Tolmezzo, a cui si aggiunge il recente ampliamento della divisione Transfriuli appena trasferitasi in via Basiliano a Udine, con un magazzino di 1.000 metri quadri con 10 baie di carico a cui si aggiungono 30.000 metri quadri scoperti capaci di contenere l’intera flotta. La crescita – ha aggiunto – è confermata anche dall’aumento di personale, con 20 nuove assunzioni nel solo 2022, così come dall’impegno al rispetto dell’ambiente, grazie all’introduzione di nuovi mezzi nonostante l’aumento del 25% dei costi di acquisto e le consegne abbiano raggiunto i 18 mesi”. Per quanto riguarda il futuro “stiamo guardando con molta attenzione all’area del pordenonese che possa servire anche al Veneto Orientale, soprattutto all’area del trevigiano – ha concluso Ceccarelli – ma gli interessi del gruppo stanno andando anche nell’area giuliana grazie a sinergie con operatori portuali e crudisti del caffè”.