“Lo sport è la migliore strategia di prevenzione a cyberbullismo e dipendenza da internet”: lo ha sottolineato Iside Castagnola, componente del Comitato Regionale delle Comunicazioni del Lazio, durante un incontro di ‘media education’ con centinaia di ragazzi delle scuole. “Non possiamo negare ai giovani la realtà virtuale, che alcune volte sfocia in forme di dipendenza, ma possiamo trasformarla nella costruzione di comunità digitali virtuose”, ha aggiunto Castagnola rivolgendosi anche ai genitori.
È stata anche sottolineata l’importanza dell’alleanza tra le istituzioni, scuola e Polizia Postale, per esplorare le opportunità della rete. Per il Professor Ernesto Caffo, fondatore di Telefono Azzurro, i ragazzi “vanno aiutati a sviluppare un pensiero più critico di cittadinanza nel digitale. Una cittadinanza che li veda più responsabili e protagonisti”. “Il problema della crescita di comportamenti inadeguati come il cyberbullismo o il sexting esiste perché i ragazzi cercano di crearsi un’identità digitale, che non è un’identità reale ma un’identità di consenso da parte degli altri”, ha aggiunto Caffo.
“Il gioco sportivo non è un azzardo”, ha osservato il campione di pallavolo Andrea Lucchetta, “il gioco è divertimento condivisione e inclusione, uno ‘Smart Coach’ deve prendersi cura dei ragazzi e capirne i disagi di qualunque natura”. Alla fine del dibattito tra studenti e Polizia Postale, Castagnola ha invitato le famiglie e i 900 studenti a partecipare alla Maratona di Roma il 19 marzo come momento per sviluppare relazioni reali contro ogni forma di dipendenza on line e creare così percorsi di pace.