Il 2022 sarà ricordato anche un po’ come l’anno del boom delle ristrutturazioni delle case. Lasciando da parte lo spinoso argomento riguardante il Superbonus 110%, che si tratti della ristrutturazione per l’efficientamento energetico o di interventi volti a valorizzare l’estetica dell’abitazione, apportare modifiche alla propria casa può avere un grande impatto anche sul modo di vivere e percepire l’ambiente domestico.
Dal mondo dei social network, è la cucina la stanza più popolare da ristrutturare, con oltre 130 milioni di post su Instagram e TikTok. Segue il bagno, con 81,4 milioni di post. A sorpresa, all’ultimo gradino del podio, si posiziona il giardino, con 35 milioni di post. Se fino a qualche anno fa avevamo solo cataloghi, riviste e immagini su Internet per trarre ispirazione, oggi sono per lo più i social ad influenzare le nostre scelte, lanciando mode e stili da seguire. Tuttavia, le tendenze cambiano costantemente e anche con una certa rapidità. La casa però non è come un vestito che, se passa di moda, lo riponi nell’armadio in attesa che tra qualche anno quello stile torni in voga.
“Decidere di ristrutturare la propria casa è una scelta molto importante, che non condiziona solo l’estetica e la sua struttura, ma influenza soprattutto il nostro modo di abitarla – afferma Fabio Iaiunese, architetto e fondatore di Esal Srl, Impresa specializzata nella progettazione e realizzazione di opere edilizie di qualità – quindi va bene seguire le tendenze ma non dobbiamo limitarci a quello. La casa parla di noi, deve quindi essere in linea con le nostre esigenze e rispondere ai nostri bisogni, altrimenti corriamo il rischio di spersonalizzare l’ambiente in cui viviamo rendendolo poco funzionale”.
Riflettere la propria personalità nel design della casa è senza dubbio tra le tendenze di ristrutturazione che non passeranno mai di moda. Quindi, progettare uno spazio secondo i trend del momento, significa che tra qualche anno potrebbe sembrare datato, o comunque fuori moda, rischiando così di sprecare tempo e denaro.
“Prima di iniziare un intervento di ristrutturazione, piccolo o grande che sia, è necessario scegliere un professionista in grado di comprendere le esigenze del cliente e capire se quello che desidera sia realmente fattibile e funzionale al suo modo di vivere la casa – spiega Fabio Iaiunese – uno dei rischi più grandi è privilegiare la forma al reale utilizzo degli ambienti, oppure scegliere colori delle pareti o mobili che non siano funzionali ad un determinata stanza, così come fare interventi che non creino armonia tra un luogo e un altro o che sacrificano l’ambiente anziché valorizzarlo. Quando si affronta un progetto di ristrutturazione inoltre, non si deve pensare solo a come si vuole il soggiorno, ma si deve valutare anche la scelta dei materiali per ottenere il risultato desiderato, sia dal punto di vista estetico che della funzionalità”
La ristrutturazione della propria casa è uno degli investimenti più importanti che si possano fare nella vita. Richiede ingenti risorse in termini di denaro e di tempo, e può portare con sé una forte dose di stress e di problemi. Infatti, che si tratti di interventi completi o parziali, è necessario avere le giuste competenze per affrontare tutta una serie di aspetti fondamentali e non commettere sbagli o ritrovarsi in situazioni complesse tipo quelle che hanno caratterizzato molte delle ristrutturazioni avvenute nell’ultimo anno.
“E’ necessario quindi affidarsi a professionisti che conoscano a menadito gli aspetti burocratici, tecnici, le normative sulla sicurezza e sulla corretta esecuzione – conclude Fabio Iaiunese – che abbiano la visione generale del progetto, comprendano le esigenze della famiglia, e sappiano attenersi al budget. Aspetto che va stabilito fin dall’inizio, considerando anche una somma extra per eventuali imprevisti. Inoltre, è bene condividere con il cliente le informazioni del progetto con totale trasparenza. Scegliere l’impresa alla quale affidare la ristrutturazione è una scelta ardua, il mio consiglio è privilegiare un’unica realtà che possa far fronte a tutte le fasi del cantiere, non vincolare la scelta esclusivamente sul prezzo, optando per quello più economico, ma valutare i servizi offerti, conoscere la storia, le figure professionali che la compongono, l’affidabilità e lo stato di salute della realtà alla quale ci si vuole affidare, sia da un punto di vista economico che amministrativo, richiedendo documenti come il DURC”.