Inaugurata, presso il Bosco Farneto, l’area rigenerata per il progetto “Ragazzi e ragazze insieme per una comunità più verde e inclusiva!” dove sono stati realizzati: due aree studio-ricreative composte da 5 panchine e 2 tavoli da picnic in plastica riciclata; un orto urbano, composto da tre vasche di legno con recinzione e cancelletto; e due bacheche informative in legno. Il progetto è realizzato dalla Fondazione Fenice in collaborazione con Fondazione CESVI e sostenuto da Intesa Sanpaolo, nella foto l’a. d. Carlo Messina, attraverso il Programma Formula.
Dopo Vittorio Veneto, Venezia Mestre e Pordenone, si inaugura il quarto e ultimo parco reso più verde e sostenibile attraverso la partecipazione attiva dei giovani nelle province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia alla presenza di Andrea Grigoletto, Direttore tecnico di Fondazione Fenice, della rappresentanza dell’amministrazione comunale, di Alberto Fachin, Direttore di Area di Intesa Sanpaolo, Alessia Sacchetti, Project Manager di Fondazione CESVI, Barbara Fiori, Docente Responsabile progetto Formula per I.S.I.S. Carducci-Dante, Morena Pinto, responsabile Gruppo UGorà! – Urban Gardening e Alessandro Giadrossi, responsabile WWF Trieste.
A Trieste, l’area rigenerata è stata co-progettata da CESVI e Fondazione Fenice insieme agli studenti e alle studentesse dalle classi terze e quarte dell’I.S.I.S. Carducci Dante, al Comune di Trieste, al gruppo Ugorà! – Urban Gardening e al WWF sezione di Trieste.
Il progetto “Ragazzi e ragazze insieme per una comunità più verde e inclusiva!” prevede il coinvolgimento dei giovani dei quattro territori sui temi globali quali la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico, attraverso un percorso di formazione basato sul tema dello sviluppo di comunità sostenibili in ambienti urbani e focalizzato sulla metodologia della co-progettazione territoriale partecipata, secondo l’obiettivo n.11dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
Ai giovani vengono forniti strumenti teorici e pratici per interrogarsi in modo critico sui problemi ambientali nella propria comunità di riferimento e proporre idee concrete per ridurre l’impatto ambientale, in modo da favorire una positiva riqualificazione urbana insieme alle istituzioni locali e al resto della cittadinanza. Il percorso di partecipazione prevede 5 fasi chiave: formazione sulla partecipazione e sulla sostenibilità ambientale; analisi dei bisogni del territorio con il coinvolgimento della comunità e delle istituzioni locali; apprendimento delle tecniche di crowdfunding; progettazione delle idee di cambiamento e rigenerazione locale; e infine la realizzazione delle proposte presentate.
Le tre aree identificate per le opere di riqualifica ambientale, oltre al Bosco Farneto, sono: a Vittorio Veneto il Parco del Castrum già inaugurato lo scorso giugno, a Venezia i Boschi di Mestre già inaugurato lo scorso dicembre e a Pordenone all’ex Pastificio Tomadini inaugurato la scorsa settimana.
Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da luglio a settembre 2021 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi sono stati raccolti 180.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo.
“Il Bosco Farneto è un simbolo iconico della resistenza green di una città che ha fatto un grande lavoro di mediazione fra gli impatti delle attività produttive e la volontà di un recupero ambientale necessario per traghettarla in una dimensione di smart city partecipata con i cittadini. Il crowdfunding è uno strumento importante per recuperare una maggiore fruibilità del Parco per i giovani e i cittadini”, ha dichiarato Andrea Grigoletto, Direttore tecnico di Fondazione Fenice.
“Siamo orgogliosi di aver sostenuto questo progetto che ha impegnato i nostri studenti nella riqualificazione di un’area a beneficio dell’intera comunità – sottolinea Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo –. Il programma Formula, in collaborazione con Fondazione CESVI e altre importanti realtà locali, individua e seleziona progetti di valore per i territori, come testimonia questa preziosa iniziativa che offrirà alla città di Trieste una nuova zona di aggregazione sostenibile e inclusiva
“Il nostro ringraziamento va ad Intesa Sanpaolo ed ai partner CESVI e Fondazione Fenice per aver coinvolto -attraverso il progetto Ragazzi e ragazze insieme per una comunità più verde e inclusiva-, gli studenti dell’I.S.I.S. Giosuè Carducci – Dante Alighieri di Trieste, il gruppo informale UGorà! di Trieste e il WWF, per la riqualificazione degli arredi di uno dei luoghi più significativi della Città di Trieste, ovvero il Parco Urbano Farneto. L’Amministrazione Comunale ha accolto con vivo piacere le proposte formulate dagli studenti dell’I.S.I.S. Giosuè Carducci – Dante Alighieri di Trieste, volendo riconoscere valore al coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e dei giovani nella promozione della cura e gestione degli spazi pubblici nell’ottica dell’inclusività. Per il Comune di Trieste questo processo partecipato ha restituito un lavoro prezioso, perché ha permesso di intercettare le aspettative di chi vive la città, in particolare delle nuove generazioni, con l’obiettivo di orientare i futuri progetti che coinvolgeranno il verde pubblico”, hanno aggiunto i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Trieste.
“Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “Ragazzi e ragazze insieme per una comunità più verde e inclusiva!” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, sottolinea Roberto Vignola, Vice Direttore generale di Fondazione CESVI.
“Come Dirigente dell’ISIS Carducci Dante di Trieste ringrazio Intesa Sanpaolo, CESVI, Fondazione Fenice, il Comune di Trieste, il gruppo UGorà – Urban Gardening e il WWF Trieste per il progetto biennale che ha interessato gli studenti di due classi con la coprogettazione della riqualifica ambientale di un’area del Bosco del Farneto, progetto che ha aiutato a riportare i giovani e le famiglie in una splendida zona naturale vicino al centro della nostra città”, aggiunge Oliva Quasimondo, dirigente ISIS Carducci Dante.
“I volontari del gruppo UGorà! – Urban Gardening ora ringraziano Intesa Sanpaolo, Fondazione Fenice Onlus, Fondazione CESVI, il Comune di Trieste, WWF Trieste e il Liceo Carducci Dante di Trieste per essere stati coinvolti nel progetto di coprogettazione partecipata e riqualificazione ambientale del Parco Farneto, che ha riportato l’attenzione dei giovani verso un’area di Trieste di indiscusso valore ecologico e sociale, e per aver creduto nella nostra visione di agricoltura condivisa come aggregatore di comunità”, ha sottolineatoMorena Pinto, responsabile gruppo UGorà! – Urban Gardening.
“Un’ottima occasione di vedere i ragazzi coinvolti in un progetto all’insegna della concretezza. Abbiamo avuto piacere di poter dare un piccolo contributo a questa iniziativa”, ha concluso l’Avv. Giadrossi, responsabile WWF Trieste.