È iniziata la visita in Italia dell’emiro del Qatar, Tamim Bin Hamad Al-Thani. Lo Sceicco qatariota ha incontrato oggi al Quirinale in visita ufficiale il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intrattenendosi successivamente a colazione.
Erano presenti all’incontro il vicepresidente del Consiglio dei ministri – ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Tema centrale della visita la cooperazione in campo energetico tra i due Paesi e il suo sviluppo. L’Italia è alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento energetico e Doha è un partner importante. Il Qatar è un partner energetico già importante per Italia ed Europa, e si prevede che il suo contributo alle forniture di gas tramite il Gnl aumenterà ancora nei prossimi anni. Nel 2021 il Qatar ha avviato la costruzione di quattro nuovi giganteschi terminali di produzione ed esportazione, con lo scopo di aumentare la capacità di esportazione di oltre un terzo entro il 2026. Al momento, il Qatar è già il più grande Paese esportatore di Gnl.
Il Qatar è un Paese strategico per l’Italia, in particolare alla luce della crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina. Lo scorso marzo l’allora ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aveva visitato l’emirato del Golfo per rafforzare il partenariato bilaterale, soprattutto in campo energetico, visti gli sviluppi nel conflitto russo-ucraino.
Nel gennaio 2020, era stato il Presidente della Repubblica, Mattarella, a condurre una importante missione nel Paese accompagnato dall’allora sottosegretario agli Affari esteri, Ivan Scalfarotto, e dai vertici di alcune delle principali aziende italiane. In Qatar sono infatti attive oltre 40 grandi aziende italiane in molteplici settori dall’energia, alla cantieristica, alla difesa, tra cui Eni, Fincantieri, Leonardo, Saipem, Salini, Anas e altre.
A giugno scorso Eni è stata selezionata da QatarEnergy come nuovo partner internazionale per l’espansione del progetto North Field East. Il 19 giugno è stato firmato l’accordo: QatarEnergy deterrà una quota del 75 per cento, mentre Eni il restante 25 per cento. Con un investimento di 28,75 miliardi di dollari, il North Field East dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2025 e impiegherà tecnologie e processi all’avanguardia per minimizzare l’impatto ambientale, tra cui la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica.
Complessivamente, la capacità qatariota di produrre gas naturale liquefatto crescerà di oltre il 60 per cento, raggiungendo i 126 milioni di tonnellate all’anno nel corso del decennio. Le esportazioni energetiche del Paese, di cui il gas naturale è di gran lunga il più importante, sono raddoppiate quest’estate rispetto all’anno scorso raggiungendo i 9,2 miliardi di dollari in agosto.
La visita a Roma dell’emiro del Qatar “riflette la profondità delle relazioni bilaterali con l’Italia in diversi campi, mentre il mondo attraversa condizioni e sfide complesse, come la crisi energetica, tensioni politiche e conflitti”. È quanto dichiarato dall’ambasciatore del Qatar in Italia, Khalid bin Youssef al Sada, all’agenzia di stampa “Qna”, sottolineando che tra i temi al centro die colloqui vi saranno, oltre alla cooperazione bilaterale, lo sviluppo delle relazioni economiche e di investimento “tra i due Paesi amici nei settori delle infrastrutture, del turismo, del settore immobiliare, dell’industria, dell’energia, della cultura e in altri campi”.
“Questa visita conferma la proficua e costruttiva cooperazione basata sulla promozione di interessi comuni tra i due Paesi e i popoli nel superare le crisi”, ha dichiarato il diplomatico, indicando la cooperazione tra i due Paesi durante la pandemia di Covid-19 e ora per affrontare “il problema della sicurezza energetica che ha afflitto l’Europa e il mondo”. Secondo Al Sada, le relazioni tra Italia e Qatar si sono sviluppate di recente ai massimi livelli con il dialogo bilaterale che ha assunto una dimensione strategica e di lungo termine. Tuttavia, lo scandalo che ha coinvolto alcuni deputati del Parlamento Europeo accusati di aver influenzato i lavori delle istituzioni grazie a delle tangenti pagate proprio dal Qatar rischia di incrinare questo rapporto.
Non si è discusso solo di energia ma anche degli altri campi nei quali sviluppare le relazioni tra Italia e Qatar, nel corso del vertice tra Al-Thani e Mattarella.
Il Qatar è un cliente importante anche per l’industria della difesa italiana. Nel 2016 venne infatti siglato un maxi contratto da quattro miliardi di euro con Fincantieri per sette navi (quattro corvette, una nave anfibia Lpd, due pattugliatori d’altura Opv e dei relativi servizi di supporto) e la possibilità di ordinare nuove unità negli anni successivi. Una commessa vinta anche dal sistema-Italia, visto il coinvolgimento sul programma di Leonardo, Elettronica e MBDA (che fornirà al Qatar i missili antinave Marte ER sia per le batterie costiere, sia per gli NH90 venduti da Leonardo), e il supporto istituzionale. La sigla dell’accordo aveva seguito di pochi giorni la visita del presidente Sergio Mattarella in Qatar, e dava il segnale dei rapporti ormai consolidati tra i due Paesi nel settore della Difesa. Ad aprile scorso è stata consegnata la Damsah, la seconda delle quattro corvette della classe Al Zubarah commissionate a Fincantieri dal ministero della Difesa di Doha.
Nel 2018, invece, fu il turno di Leonardo, con la vendita al Qatar di un pacchetto di sedici elicotteri NH90 in versione TTH terrestre e dodici in versione NFH navale, oltre al materiale di supporto, per la manutenzione, l’addestramento e le infrastrutture necessarie al loro mantenimento. Il gruppo di piazza Monte Grappa, inoltre, ha annunciato a marzo la realizzazione nell’emirato del Golfo di un centro operativo navale per il coordinamento delle operazioni in mare, il Naval operation centre (Noc), per garantire al Paese il monitoraggio e il pieno controllo sia delle acque territoriali, sia della Zona economica esclusiva (Eez), fino agli spazi di mare adiacenti.
A fine novembre si è svolta la visita di due giorni del ministro della Difesa, Crosetto, in Qatar. In un vertice durato un paio d’ore, il ministro è stato ospite del suo omologo e vice Primo ministro Khalid bin Mohammed Al Attiyah, durante il quale sono stati affrontati i principali temi della sicurezza internazionale, ribadendo la necessità di proseguire la collaborazione tra le due nazioni.
Massimiliano Boccolini, Formiche.net