E’ stato inaugurata alla Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze la mostra bibliografica e documentaria “L’arte del Novecento nella biblioteca di Aldo Palazzeschi”.
Hanno presentato l’esposizione, che si apre nell’anniversario della nascita dello scrittore, la direttrice della Biblioteca Umanistica Laura Vannucci, e i curatori Simone Magherini, direttore del Centro studi “Aldo Palazzeschi”, Lucia Denarosi e Walter Scancarello (Biblioteca Umanistica).Palazzeschi (1885-1974) lasciò in eredità alla Facoltà di Lettere il suo importante fondo librario, oggi conservato nella Biblioteca Umanistica e in parte presso il Centro di Studi «Aldo Palazzeschi», attivo presso l’Ateneo.
La mostra intende ricercare nei libri che compongono la biblioteca dello scrittore e attraverso le sue carte d’archivio le tracce della viva relazione di Palazzeschi con il mondo dell’arte novecentesca.
Numerosi volumi fra prime edizioni, monografie d’arte e cataloghi di mostre, spesso corredati di dediche, raccontano, infatti, in filigrana la trama delle relazioni, dei contesti frequentati e dei gusti artistici di Palazzeschi, da Umberto Boccioni a Primo Conti e Ottone Rosai, da Filippo De Pisis a Corrado Cagli e Mino Maccari. L’esposizione ripercorre così alcune importanti correnti artistiche del ‘900: la stagione futurista, l’ambiente artistico fiorentino, le avanguardie parigine, la scuola romana, per arrivare al centro di incontro e irradiazione delle nuove tendenze dell’arte contemporanea: la Biennale di Venezia, di cui Palazzeschi fu, negli anni, assiduo frequentatore.
Le carte d’archivio dello scrittore fiorentino (lettere, manoscritti, materiale iconografico), conservate presso il Centro di Studi «Aldo Palazzeschi», contrappuntano e rischiarano con le voci del poeta e degli altri protagonisti di quella stagione culturale il viaggio nell’arte del Novecento che la biblioteca dell’autore idealmente percorre.