(di Tiziano Rapanà) Lodi torna alla beltà della festa, con il ritorno della trippa in piazza. Il 19 gennaio, in occasione della celebrazione di San Bassiano – il patrono del capoluogo di provincia – i cittadini potranno tornare in piazza ad assaggiare la mitica büsèca (ossia la trippa con i fagioli che rappresenta – con la cassoeula – l’identità culinaria lombarda) all’aperto. A dirlo è l’eminente quotidiano Il Giorno, che informa di una notizia atta a far risplendere il bel sole del “tutto come prima”. Finalmente si ritorna al consueto. Le edizioni passate legate all’emergenza Covid spero possano andare definitivamente in archivio. Arcinota è la fila interminabile di cittadini, che attendevano pazientemente la loro porzione di trippa nella suggestiva piazza Broletto, sotto i portici. Ogni anno era un gran diletto il riproporsi dell’evento e di tutte quelle piccole liturgie, che compongono il quadro della usanza popolare. Si dice che la trippa consumata nel giorno di San Bassiano porti bene (“Mangià la büseca de San Bassan vör di sta ben tüt l’an”). Ai tempi della peste, di manzoniana memoria, la storia ci ricorda che la morte arrivò con passo sicuro a Milano. Lodi, invece, riuscì a sfidare la signora con la falce nera. La leggenda dà tutto il merito alla trippa. I lodigiani, al contrario degli schizzinosi milanesi, non avevano problemi a consumare quotidianamente la prelibata ghiottoneria. Questa consuetudine alimentare avrebbe consentito di affrontare l’avvento della peste, con maggiore energia. Naturalmente è solo una chiacchiera. Epperò, visto il periodo incerto, vi consiglio di correre a Lodi e fare la fila per un bel piatto di ogni tanto un bel piatto di büsèca fumante.