Intesa Sanpaolo (nella foto, l’a. d. Carlo Messina) rende noto che proporrà alle persone del Gruppo operanti in Italia un nuovo modello organizzativo del lavoro che va incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita professionale e lavorativa delle proprie persone e dimostra attenzione al loro benessere, attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica, al servizio di una clientela più esigente. Tra le principali novità, un’evoluzione dello smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili e la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche – organizzative e produttive della Banca.
Il confronto con le Organizzazioni Sindacali, pur svolgendosi in maniera proficua e costruttiva, non ha trovato una condivisione sul complesso dei contenuti, ma Intesa Sanpaolo, confermando l‘attenzione alle persone del Gruppo, continuerà a proporre le migliori soluzioni a chi lavora nella prima banca italiana, introducendo le novità da gennaio 2023.
La decisione conferma l’importanza della continua valorizzazione delle persone del Gruppo e della loro crescita e soddisfazione, grazie anche al rapporto di fiducia ed al miglioramento dell’esperienza professionale, intervenendo sull’organizzazione del lavoro con strumenti utili per continuare a favorire la conciliazione delle esigenze private con quelle aziendali, la valorizzazione del welfare aziendale, la produttività, l’inclusione, i rapporti sociali tra colleghi.
La proposta prevede la possibilità di aumentare su base volontaria il lavoro flessibile da casa fino a 120 giorni all’anno, con un’indennità di buono pasto di 3 euro al giorno, per tener conto anche delle spese sostenute lavorando da casa, e di lavorare 4 giorni a settimana aumentando a 9 le ore giornaliere su base volontaria, a parità di retribuzione, senza obbligo di giorno fisso. Dal gennaio 2023, le persone che lavorano in Intesa Sanpaolo, potranno individualmente accedere a queste modalità, ulteriormente migliorative rispetto a quelle attuali, compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali. Sarà anche avviato un periodo di sperimentazione in circa 200 filiali.
Intesa Sanpaolo, primo datore di lavoro privato in Italia con 74 mila persone (96 mila nel mondo), vuole far fronte ai cambiamenti in atto del settore bancario e finanziario proponendo soluzioni e strumenti, nell’ambito del quadro normativo, all’avanguardia in materia di organizzazione del lavoro, in linea con il suo impegno costante per il benessere e l’inclusione che posiziona il Gruppo ai vertici mondiali dei principali indici internazionali. Porre al centro lo sviluppo delle professionalità della Banca in un contesto di attenzione verso esigenze e aspettative è elemento chiave per la realizzazione del Piano di Impresa 2022-2025. Il modello organizzativo che si prefigura con queste nuove misure metterà la Banca nelle migliori condizioni di competitività per affrontare le sfide che la attendono alla luce del mutevole contesto economico e sociale, in particolare la transizione verso i servizi digitali e ad alta innovazione tecnologica.