“Ho predisposto, ma non lo presenterò io perché come presidente del Senato non posso e lo farà un gruppo di senatori, un disegno di legge per portare a 40 giorni” la cosiddetta mini naja volontaria. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa (nella foto) nel suo discorso in chiusura delle celebrazioni organizzate dagli Alpini a Milano per ricordare tutti i caduti.
“A fronte di questa partecipazione – ha detto ancora il presidente del Senato – noi prevediamo una serie di incentivi”, come crediti per la carriera scolastica e per i concorsi pubblici. “Non me ne vogliano le altre armi, le altre forze, se gli alpini hanno conquistato nel cuore degli italiani uno spazio particolare – esordisce il presidente del Senato – lo hanno fatto non solo per il ricordo di quel 26 dicembre o per quello che fanno in ogni momento di emegenza della vita italiana, ma lo hanno conquistato anche per questa loro perdurante volontà di chiedere che i giovani di oggi possano vestire anche per un breve periodo la divisa dell’onore, la divisa del militare, la divisa di chi è pronto a dare qualcosa alla patria”.
“Io nel mio piccolo quando ero ministro ho cercato, senza cambiare quello che non era cambiabile, cioé la fine del servio di leva, di introdurre quella che passò con il nome di mini-naja, cioé tre settimane volontarie che assomigliano ai vostri campi scuola, nel corso dei quali ciascuno potesse avvicinarsi alle forze armate e poi andare a portare nuove linfa a tute le associazioni d’arma a secondo di dove avesse passato quelle settimane”, ricorda La Russa.
“Ho predisposto, e lo presenteranno, non io perché come presidente non posso, ma un gruppo di senatori, un disegno di legge per portare a 40 giorni questo aspetto sia pure, voglio essere realista, nella proposta di volontarietà di partecipazione, perché oggi come oggi renderlo obbligatorio probabilmente costerebbe in termini di risorse più di quanto è possibile oggi ottenere – annuncia – ma è un primo passo. Se noi riuscissimo a far sì che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se vogliono, passare 40 giorni della loro estate a imparare cosa è non solo l’amore per l’Italia, l’amore per la Patria, ma il senso civico, il dovere che ciascuno di noi ha di aiutare gli altri in difficoltà, noi avremmo fatto un enorme servizio all’Italia”.
“Io credo che per incentivare questa volontarietà di partecipazione si possano trovare i modi – spiega ancora La Russa – quello di avere punteggi per chi fa i concorsi, quello di offrire punteggi per chi deve laurearsi, quello di offrire un voto per chi deve fare la maturità”.
“Un modo per incentivare è giusto in attesa che si possa immaginare una più vasta partecipazione semiobbligatoria, chiamiamola così”, conclude.