Gli uomini che seguono una dieta sana a base di cereali integrali, verdure e legumi, sembrano associati a un rischio minore di sviluppare il cancro del colon-retto. Lo sottolinea uno studio, pubblicato sulla rivista ad accesso aperto BioMed Central Medicine, condotto dagli scienziati della Kyung Hee University (KHU) di Seoul. Il team, guidato da Jihye Kim, ha valutato i dati relativi a 79.952 uomini americani per considerare gli effetti dell’alimentazione sul rischio di insorgenza di questa particolare forma di tumore. Il cancro del colon-retto, riportano gli autori, è il terzo tumore più comune al mondo ed è associato a un tasso di circa un caso di 23 e uno su 25 rispettivamente per gli uomini e per le donne. Sebbene ricerche precedenti abbiano suggerito che le diete a base vegetale possano svolgere un ruolo nella prevenzione del cancro del colon-retto, l’impatto della qualità nutrizionale degli alimenti vegetali su questa associazione non è ancora molto chiaro. Il gruppo di ricerca ha scoperto che la fascia di popolazione che assumeva la quantità media giornaliera più alta di cibi sani a base vegetale era associata a un rischio del 22 per cento inferiore di sviluppare il cancro del colon-retto. Considerando una coorte di 93.475 donne americane, non sono state identificate associazioni significative tra la qualità nutrizionale dei regimi alimentari seguiti e la probabilità di sviluppare il tumore.“Gli antiossidanti presenti in alimenti come frutta, verdura e cereali integrali – ipotizza Kim – potrebbero contribuire a incrementare la salute dell’apparato digestivo, sopprimendo l’infiammazione cronica, che può favorire la diffusione di cellule cancerogene. Non conosciamo ancora le motivazioni alla base della differenza di genere che abbiamo osservato, ma potrebbe essere correlata al maggiore tasso di insorgenza di questa forma di tumore negli uomini”. Allo stesso tempo, gli studiosi hanno rivelato che l’associazione tra la qualità nutrizionale dell’alimentazione e il rischio di cancro del colon-retto variava anche in base all’etnia. Per questa analisi, i ricercatori hanno considerato i dati raccolti dal Multiethnic Cohort Study, condotto tra il 1993 e il 1996, nel quale erano stati monitorati 24.138 partecipanti giapponesi americani, 20.663 caucasici, 19.198 latini, 10.381 afroamericani e 5.572 nativi hawaiiani. Tra gli uomini giapponesi americani, in particolare, la probabilità di sviluppare questa forma di neoplasia era inferiore del 20 per cento tra coloro che assumevano quantità più elevate di cibi vegetali sani. Nei caucasici, il beneficio era del 24 per cento, mentre tra gli uomini afroamericani, latini o nativi hawaiani non sono state identificate associazioni tra i due fattori. “Saranno necessari ulteriori approfondimenti – conclude Kim – per rispondere agli interrogativi sollevati dal nostro lavoro. In particolare, contiamo di studiare i fattori genetici e ambientali che potrebbero influenzare l’associazione tra assunzione di cibo a base vegetale e il rischio di cancro del colon-retto tra i diversi gruppi etnici”.