Sviluppare un vaccino con nanoparticelle lipidiche a mRna che possa garantire una protezione efficace contro tutti i sottotipi di influenza. Questo l’obiettivo che ha guidato uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Università della Pennsylvania e dell’Università di Saskatchewan.
Il team, guidato da Claudia Arevalo, ha ideato un vaccino multivalente che contiene tutti i 20 sottotipi noti di virus influenzali A e B, nella speranza di ottenere una base per una strategia universale di prevenzione dell’influenza. Il farmaco, testato su topi e furetti, ha prodotto elevati livelli di anticorpi cross-reattivi e sottotipi specifici nei modelli animali, proteggendoli dai sintomi più gravi della malattia e riducendo nettamente il rischio di decesso a seguito dell’infezione.Prevedere il ceppo influenzale prevalente, spiegano gli autori, non è affatto semplice, per questo un vaccino universale potrebbe contribuire a ridurre significativamente i rischi associati all’influenza stagionale. A differenza dei lavori precedenti, il gruppo di ricerca non ha selezionato un sottogruppo di antigeni condivisi tra i vari agenti patogeni, ma ha piuttosto impiegato antigeni specifici per ciascun sottotipo di influenza.
Gli esperti hanno infatti preparato 20 diversi mRna incapsulati in nanoparticelle, ognuno dei quali codifica un diverso antigene emoagglutinina, una proteina influenzale altamente immunogenica che aiuta il virus a entrare nelle cellule. Secondo quanto riportato dagli scienziati, i livelli di anticorpi sono rimasti per lo più stabili quattro mesi dopo la vaccinazione. “Restano ancora diversi interrogativi – scrivono in una prospettiva correlata Alyson Kelvin e Darryl Falzarano, dell’Università di Saskatchewan – in merito alla regolamentazione e al percorso di approvazione di un vaccino progettato per contrastare i virus dal potenziale pandemico ma che non sono ancora in circolazione”.