Un mare in tempesta. E una nave che si salva grazie al faro della conoscenza. È l’immagine scelta per la nuova edizione di Più libri più liberi, promossa e organizzata dall’Associazione italiana editori dal 7 all’11 dicembre presso La Nuvola di Roma. “Perdersi e ritrovarsi” il tema di questa ventesima edizione, con un chiaro riferimento agli eventi geopolitici e alla capacità della cultura di indicare la strada. La dimensione internazionale sarà protagonista dei cinque giorni dedicati alla piccola e media editoria presso il centro congressi dell’Eur, sia nei nomi degli ospiti che nei temi dei dibattiti. Un programma ricco, con 519 editori da tutta Italia – 239 provenienti dal Centro, 180 dal Nord, 90 dal Sud e 10 dall’estero – e oltre 600 appuntamenti tra reading e incontri per quella che è “la fiera più bella del mondo” secondo il direttore Fabio Del Giudice che, durante al conferenza stampa di presentazione, all’ex Mattatoio presso la facoltà di Architettura di RomaTre, ha ricordato: “Più libri più liberi nasce dall’idea di creare una vetrina per l’editoria indipendente, una follia nella quale all’inizio non credeva nessuno. Oggi è l’appuntamento culturale più importante della Capitale”. In fiera si parlerà anche di numeri e dati, per un settore che appare in crescita. Le piccole e medie imprese editoriali aumentano del 7 per cento, sia per quota di mercato nei canali trade che per numero, superando le 5mila unità nel 2021. Continua anche l’ascesa delle case fino a 25 milioni di venduto a prezzo di copertina, che raggiunge il 45,2 per cento del totale, erano il 42,6 per cento nel 2019. E ancora ai piccoli e medi editori appartiene la metà dei titoli in commercio, 671mila nel 2021, con un + 3 per cento rispetto all’anno precedente. “È stato un anno in cui l’editoria è cresciuta molto, ma purtroppo sono stati ugualmente anni difficili, sconvolti da un conflitto che ci interroga sul senso dell’essere umano, sullo smarrimento ma anche sulla capacità di ritrovare la rotta. Abbiamo pensato che tutto questo dovesse riflettersi nella fiera, perché veramente riteniamo che ‘leggere sia perdersi e ritrovarsi’” ha spiegato la presidente della Fiera Annamaria Malato, raccontando la genesi dell’immagine creata per questa edizione dall’artista Lorenzo Mattotti. Nella vela che lotta contro le onde, un invito anche a non fermarsi davanti ad avversità e confini. Di certo non lo fa Plpl, che sceglie di allungare lo sguardo oltre, come confermato dalle parole del presidente Aie Ricardo Franco Levi. “La novità di quest’anno è l’attenzione alla dimensione internazionale. Avremo il direttori della fiera di Bologna, momento di orgoglio per l’editoria italiana, e il direttore della più grande fiera di libri al mondo, Francoforte”. Proprio qui Plpl sarà ospite nel 2024, mentre il prossimo anno sarà presente alla fiera del libro di Parigi. All’invito degli organizzatori a un’ampia partecipazione del pubblico se ne aggiunge uno ulteriore: l’acquisto dei biglietti on line. “Quest’anno costano meno e evitiamo la fila”. Tra gli eventi più attesi, come hanno spiegato le due co-curatrici Silvia Barbagallo e Chiara Valerio, la scrittrice iraniana Azar Nafisi, che torna in Italia dopo diversi anni per un dialogo sugli sconvolgimenti che stanno attraversando il suo Paese insieme a Michela Murgia, e l’autore di origini senegalesi Mohamed Mbougar Sarr, vincitore del premio Goncourt nel 2021con il labirintico ‘La più recondita memoria degli uomini’. “La diversità ci rende stupendi e la fiera dimostra che la diversità è un valore estetico, ecologico ed anche economico” ha affermato citando Pasolini Chiara Valerio, che dal prossimo anno diventerà la prima curatrice subentrando all’uscente Barbagallo. La fiera ospiterà inoltre il premio Strega ragazzi e ragazze, il premio Master, il premio sportivo Invictus e il premio Tokio Roma. Protagonisti di Plpl mondo del fumetto, graphic novel, letteratura per ragazzi e quella scientifica. Come sempre, grande spazio sarà dedicato all’attualità, dal dibattito sulle evoluzioni del conflitto russo-ucraino con Enrico Mentana, Francesca Mannocchi e Dario Fabri all’intervento di Diego Bianchi, in arte Zoro, sulle evoluzioni politiche degli ultimi mesi, al dialogo tra Ascanio Celestini e Zerocalcare. Tra le novità di quest’anno anche un ospite del tutto inedito, TikTok. Gli ‘influencer del libro’ racconteranno l’esperimento positivo di #BookTok, l’hashtag intorno al quale si sono raccolti appassionati lettori in tutto il mondo, con 90 miliardi di visualizzazioni globali e 1,3 solo in Italia. La presenza dei booktoker conferma la sensibilità verso le nuove forme di comunicazione, al centro della riflessione sul futuro dell’editoria. “Il sostegno alla cultura è sempre necessario ma in questo momento è particolarmente importante, perché siamo in presenza della più radicale ristrutturazione dei consumi dovuta a due fattori scatenanti, la digitalizzazione e la crisi – ha spiegato Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura -. Per connettersi con il mondo della lettura bisogna capire da quale stato vengono i lettori e soprattutto i non lettori. In questo modo possiamo promuovere la lettura e difenderla dalle trasformazioni anche fisiche, che riguardano la natura stessa dei libri” ha aggiunto. “Innovazione e internazionalizzazione sono le due chiavi per il sostegno al settore – anche per Paolo Orneli, assessore Sviluppo economico Regione Lazio, che ha ricordato come – i libri sono strumenti che seminano un’idea di futuro, della quale abbiamo un grande bisogno. La piccola e media editoria rappresentano un attore economico molto importante per la nostra regione”. In arrivo a Roma dieci nuove biblioteche con i fondi del Pnrr, ha ricordato in un videomessaggio Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale. Per Maurizio Forte, direttore promozione Made in Italy per l’Agenzia ICE, “investire sulle fiere vuol dire vincere due volte, nel campo dell’editoria e nell’indotto sul territorio”. Una vittoria possibile grazie a un’arma che non ferisce. Il libro.