TIM (nella foto, l’a. d. Pietro Labriola) comunica di aver siglato con le Organizzazioni Sindacali il nuovo accordo sul lavoro agile che avrà durata di 13 mesi (dal 1° febbraio 2023 al 29 febbraio 2024) e riguarda circa 32.000 dipendenti del Gruppo. L’accordo prevede, attraverso la chiusura delle sedi di TIM il venerdì, il passaggio da 2 a 3 giornate di smart-working: ciò consentirà ai dipendenti di meglio pianificare le proprie attività extra-lavorative, di rafforzare la co-presenza fra colleghi in ufficio negli altri giorni della settimana e di realizzare l’efficientamento energetico e la relativa riduzione di emissioni di CO2.
L’impatto è particolarmente rilevante nelle grandi città, come Roma (12.000 dipendenti) e Milano (3.700 dipendenti), con una riduzione del pendolarismo del 60%.
L’intesa è il risultato di una lunga fase progettuale che ha coinvolto le Organizzazioni Sindacali e si basa, a seconda dei ruoli ricoperti, sull’alternanza del lavoro all’interno e all’esterno dei locali aziendali.
L’accordo introduce due modalità di lavoro agile, giornaliero e settimanale, che differiscono per il diverso grado di autonomia, per la possibilità di organizzare il lavoro per obiettivi e per il differente regime orario.
Il modello giornaliero si applica agli ambiti organizzativi caratterizzati da attività svolte per obiettivi con adeguato livello di autonomia e flessibilità oraria e prevede 2 giorni in sede e 3 in lavoro agile;
Il modello settimanale si applica agli ambiti organizzativi nei quali le attività svolte sono etero organizzate, non consentono di organizzare il lavoro per obiettivi e per i quali è indispensabile garantire il presidio in specifici archi orari e prevede una settimana di quattro giorni in sede e una settimana in agile.
Il nuovo accordo sul lavoro agile si inserisce all’interno del più ampio modello di welfare di TIM, che prevede diverse iniziative a sostegno della genitorialità e della famiglia, tra cui i rimborsi per le rette della scuola d’infanzia e materna, i soggiorni estivi e le borse di studio all’estero, e programmi dedicati al benessere e alla salute fisici e mentali, alla prevenzione e alla diffusione di corretti stili di vita.
“Grazie al confronto serio e costruttivo che abbiamo portato avanti con le Organizzazioni Sindacali – ha commentato Paolo Chiriotti, Chief Human Resources e Organization Officer di TIM – abbiamo potuto siglare un importante accordo che getta le basi per la costruzione di un modello più maturo del lavoro agile. Le nostre persone che lavorano da casa potranno contare su un sistema consolidato di tutele, come il diritto alla disconnessione, e di regole, come le giornate in compresenza, che favoriscono la stabilità aziendale e il miglioramento della produttività. Inoltre, con l’introduzione della chiusura delle sedi nella giornata di venerdì, mettiamo a segno un importante risultato per l’ambiente e per la conciliazione vita-lavoro dei nostri dipendenti. Su questo fronte l’impegno di TIM non si declina solo nello smart-working: da molti anni l’azienda è impegnata a sostenere le proprie persone attraverso diversi progetti in ambiti che garantiscono un supporto concreto nella gestione delle necessità familiari e questo è uno dei punti cardini del nostro modello di welfare”.