Confagricoltura (nella foto il direttore generale Annamaria Barrile), è stata selezionata insieme ad altri 22 partner per partecipare alla realizzazione del progetto europeo “VALPRO Path”, finanziato dai fondi comunitari di Horizon-CL6-2021-Farm2Fork-01-02 per lo sviluppo sostenibile e competitivo delle coltivazioni di colture proteiche e catene del valore. Il progetto ha la durata di 48 mesi e vi partecipano più di 40 referenti. L’iniziativa è pienamente allineata a temi comunitari, come l’identificazione di percorsi di transizione adeguati e sostenibili che stimolino il territorio; la produzione di colture proteiche per alimenti e mangimi; la quantificazione dei relativi aspetti sociali, economici, ambientali e sanitari e l’impatto sull’aumento della produzione di proteine vegetali; il miglioramento del coinvolgimento di molti attori attraverso gli advisor di AKIS, nonché gli strumenti che riducono il rischio decisionale dell’agricoltore. VALPRO Path si basa sulla necessità di riorientare l’attuale panorama produttivo di proteine da vegetali dell’UE creando insieme un ecosistema di innovazione più resiliente per soddisfare la crescente domanda di prodotti vegetali. Infatti, il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di nuove varietà e nuove associazioni colturali ad alto valore proteico nell’attuale panorama europeo delle proteine vegetali, che non appare adeguato alle crescenti esigenze della popolazione. Il 7 e 8 settembre scorsi si è tenuto a Cork (Irlanda) il Kick Off Meeting, ovvero l’incontro iniziale di presentazione del progetto, con tutti i partner provenienti da Danimarca, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Italia (grazie al lavoro degli autori di questo articolo e di Marco Di Stefano), Lussemburgo e Olanda. Le due giornate sono state dedicate alla presentazione e alla discussione dei pacchetti operativi di progetto (WP) e dei laboratori tematici dell’innovazione (IPS) in cui è stato suddiviso il progetto. Ogni leader di WP ha presentato le attività di cui è responsabile ed i compiti dei partner coinvolti; concettualmente diversa è stata la partecipazione alla organizzazione dei laboratori. Attraverso sondaggi, interviste e workshop il gruppo di Confagricoltura raccoglierà dati significativi, coinvolgendo tutti gli attori della filiera interessata, identificando le nuove esigenze da parte dei produttori.
A livello UE si osserva una sempre crescente consapevolezza sociale dell’impatto ambientale del consumo delle proteine di origine animale, che sta orientando il pubblico dei consumatori sulle fonti alternative e sostenibili di proteine alimentari; si osserva invece che i sistemi di produzione sono fortemente incentrati sulla produzione di materie prime per la zootecnia nel tentativo di contrastare l’eccessiva dipendenza dell’UE dagli alimenti zootecnici importati. In sostanza, mancano catene di approvvigionamento premium per gli agricoltori, che perdono valore aggiunto e opportunità all’interno delle colture che già esistono in tutta Europa. È necessario aumentare la resilienza nei sistemi agricoli, mitigare i modelli climatici sempre più variabili e sostenere i sistemi agricoli per raggiungere gli obiettivi strategici “Farm-2-Fork”. Costruito sui principi di co-creazione, innovazione e dimostrazione, VALPRO Path progetterà, convaliderà e fornirà prodotti sostenibili e sistemi competitivi di colture proteiche vegetali e più competitive catene del valore. Focalizzato sul rafforzamento del valore economico per tutti gli attori della catena di approvvigionamento, sfrutterà le innovazioni all’avanguardia, dimostrando e valutando il potenziale attraverso 5 “laboratori attivi” multi-stakeholder, come i sistemi di produzione dell’innovazione (IPS). Con un forte coinvolgimento della industria, il progetto fornirà un ecosistema più forte per la produzione di proteine vegetali, supportato da solide prove dei benefici sociali, economici, ambientali, climatici e sanitari. VALPRO Path dovrà proporre nuovi modelli di business sostenibili, mostrando come la ricerca mirata possa essere operativa e fornire soluzioni nella pratica quotidiana. La diversificazione sostenibile delle rotazioni con i legumi da granella sosterrà la transizione verso un’agricoltura più ecosostenibile riducendo i rischi della produzione di proteine alimentari. Le innovazioni nei vari ambiti produttivi agricoli oggi presenti possono rivelarsi una opportunità da integrare negli scenari di vita reale, al fine di aiutare gli agricoltori a costruire i nuovi mercati delle proteine vegetali autoctone, completamente tracciabili. (Claudio Carpineti ed Alessandro Iachetti)