Innovatec ha chiuso i primi nove mesi 2022 con risultati positivi, testimoniando la validità del proprio modello di business, pur in una fase marcata da significative incertezze di scenario macroeconomico con ripercussioni per le aziende a forte utilizzo energetico nelle loro fasi di produzione. Innovatec ha confermato nel periodo una solida performance di tutti gli indicatori economici in linea con il Piano con Ricavi ed EBITDA prossimi a quelli dell’intero esercizio 2021: i Ricavi dei primi nove mesi risultano pari a Euro 222 milioni (PF21 intero anno: Euro 238 milioni) e comprendono i positivi risultati del business dell’Efficienza Energetica – che ha generato ricavi per Euro 79 milioni trainato dal Progetto HouseVerde – nonché quelli dell‘Ambiente e Circolarità, il quale ha registrato ricavi per Euro 143 milioni con volumi e prezzi in aumento. La dinamica dei Ricavi si è riflessa sulla marginalità operativa lorda e netta di periodo rispettivamente a Euro 27,1 milioni (EBITDA) (PF2021 intero anno: Euro 32,9 milioni) e Euro 15,6 milioni (EBIT), quest’ultimo in aumento del 45% rispetto al dato di Euro 10,7 milioni registrato nell’intero esercizio PF2021. Nonostante il peggioramento del contesto macroeconomico, il Gruppo ha continuato a far leva sullo sviluppo in M&A, capex, capitale umano e struttura, mantenendo la propria marginalità caratteristica. A seguito di quanto sopra esposto, a cui si aggiungono l’effetto stagionalita’ dei business e l’attesa nella definizione delle tematiche normative e finanziarie sull’ecobonus 110%, l’EBITDA margin del 12% al 30 settembre 2022 risulta in diminuzione di circa due punti percentuali (14%) rispetto al dato pro forma dell’intero esercizio 2021 e del primo semestre 2022. In merito a quest’ultimo tema, Innovatec nel terzo trimestre 2022, a dimostrazione della sua consolidata capacità reattiva nel cogliere le opportunità di mercato e di PNRR, ha strategicamente rallentato il volume di attività e l’acquisizione di nuovi contratti ecobonus 110%, posponendo i lavori sui condomini e accelerando quelli sulle villette nonché dando avvio alla nuova business unit dedicata al Fotovoltaico – B2B, la quale si servirà dell’esperienza dei recenti investimenti in ESI S.p.A. (società EPC quotata all’EGM) e Frisbi S.r.l. (start up innovativa per la fornitura di energia e servizi green a famiglie ed imprese) rispettivamente per realizzare future iniziative nel fotovoltaico e produrre energia rinnovabile da distribuire a imprese, famiglie e comunità energetiche. Inoltre, il contesto energetico attuale ha comportato nel terzo trimestre incrementi nei costi di trasporto e di smaltimento dei rifiuti industriali, solo in parte ribaltati alla clientela a seguito di contratti (in particolare sui “grandi clienti”) che non consentono di rivedere le condizioni “in itinere”, ma solo al momento del rinnovo annuale. Infine, l’implementazione di efficienze, ottimizzazioni e sinergie con le recenti acquisizioni permetterà nel 2023 di controbilanciare il già citato aumento dei costi generali e di struttura sostenuti per lo sviluppo del business e l’attività di M&A. Il Presidente, Ing. Elio Cosimo Catania (nella foto) ha così commentato: “Nonostante il clima macroeconomico caratterizzato da un generale aumento dell’energia e delle materie prime nonché dei costanti rinvii nel quadro regolatorio dell’ecobonus 110%, le performance dei primi nove mesi 2022 registrano un significativo progresso del nostro percorso esecutivo fissato dal Piano Industriale. I Ricavi e l’EBITDA al 30 settembre sono prossimi ai valori dell’intero esercizio 2021, mentre l’EBIT supera già il dato dello scorso anno. Si conferma quindi la validità delle iniziative poste in essere alla base del nostro piano e la capacità reattiva dell’azienda di rispondere prontamente ai cambiamenti di contesto ed opportunità nonché nel cogliere nuove opportunità. Questi risultati – in linea con le attese e con la traiettoria del nostro piano triennale – ci consentono di guardare con fiducia al fine d’anno. Seguiremo con grande attenzione l’evoluzione del mercato e dei costi energetici e delle materie prime nonché del quadro regolatorio ecobonus 110% per verificare costantemente l’adeguatezza della nostra struttura dei costi e della competitività complessiva in coerenza con il nostro piano di sviluppo, riaddattando se necessario il nostro modello di offerta di servizi.”