L’economia della Sardegna ha continuato a crescere nella prima parte di quest’anno. Secondo le stime basate sull’indicatore trimestrale di Banca d’Italia, il prodotto interno lordo ha registrato un incremento di quasi il 5% nei primi sei mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021. È quanto segnala l’aggiornamento congiunturale sull’economia della Sardegna, nella prima parte del 2022, presentato stamane a Cagliari, nella sede regionale di Bankitalia.
Tra i settori dove è stato rilevato un aumento dell’attività spiccano quelli dei servizi, in particolare del turismo, e delle costruzioni, anche se in quest’ultimo segmento si registra un rallentamento rispetto all’anno precedente. L’attività nell’industria, invece, è aumentata in modo moderato, condizionata dalla dinamica dei costi dell’energia e dalle difficoltà di approvvigionamento, fattore che ha determinato un incremento dei prezzi alla produzione per una parte rilevante di operatori.
“Nei primi sei mesi dell’anno in corso”,-evidenzia Stefano Barra, direttore della sede di Cagliari di Banca d’Italia, “è aumentato il numero degli occupati in Sardegna, e sono stati superati i livelli del 2019. I redditi delle famiglie hanno beneficiato della dinamica occupazionale. I consumi continuerebbero a crescere nel complesso dell’anno, ma a un tasso più basso rispetto a quello osservato nel 2021: risentiranno dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari”.
“È proseguita la crescita dei prestiti concessi al settore privato non finanziario e sono aumentati sia quelli alle aziende che alle famiglie”, ha aggiunto Barra. “Per i primi la dinamica è dipesa soprattutto dal credito erogato alle imprese di grandi dimensioni, mentre per i secondi ha inciso sia la crescita dei mutui per l’acquisto di abitazioni, sia quella dei prestiti per finalità di consumo”.
Per quanto riguarda il resto dell’anno, secondo l’analisi di Bankitalia, si attende uno scenario congiunturale in rallentamento. “Gli effetti del rialzo dei corsi energetici e delle altre materie prime, in un contesto di incertezza sull’evoluzione del conflitto in Ucraina”, prospetta il direttore della sede di Cagliari di Bankitalia, “si dispiegherebbero in misura più incisiva sulle famiglie e sulle imprese, con l’economia regionale che continuerebbe a crescere, ma a un tasso sensibilmente inferiore”.