Il nuovo sistema di lancio (SLS) ha spiccato il volo e ha portato con sé Orion, il nuovo veicolo spaziale che passerà le prossime settimane nello spazio per testare tutti i sistemi. Orion, nel corso di questa prima missione senza astronauti a bordo, raggiungerà la Luna, farà un giro intorno al nostro satellite e tornerà sulla Terra a dicembre per ammarare nell’Oceano Pacifico.
“Con il lancio della prima missione Artemis si apre una nuova epoca per l’esplorazione spaziale. Tornare sulla Luna e stabilire una presenza umana permanente è un progetto molto ambizioso, ma possibile”, ha dichiarato Luigi Pasquali, Coordinatore della attività spaziali di Leonardo, “Come Leonardo abbiamo dimostrato di avere tutte le competenze necessarie per poter supportare le missioni delle agenzie europee e mondiali e lo sviluppo di una Lunar Economy sostenibile: dalle infrastrutture orbitanti e moduli pressurizzati realizzati da Thales Alenia Space, a tecnologie abilitanti come robotica e sensori sviluppati negli stabilimenti Leonardo, fino ai servizi di telecomunicazione e navigazione di Telespazio.”
Per la grande avventura lunare servono infrastrutture, intelligenza artificiale, robotica, connettività, servizi e operazioni, tutte competenze che Leonardo, nella foto il presidente Luciano Carta, insieme alle joint venture Telespazio (67% Leonardo, 33% Thales) e Thales Alenia Space (67% Thales, 33% Leonardo), può mettere a disposizione.
Intanto, a seguire il viaggio del veicolo Orion intorno alla Luna, insieme all’Agenzia Spaziale Italiana, ci saranno anche le antenne del Centro Spaziale del Fucino di Telespazio. Con parabole di undici metri di diametro, le antenne riceveranno in tempo reale i segnali radio di Orion, che viaggerà fino a 448.000 km di distanza dalla Terra, contribuendo al tracciamento della sua traiettoria. I dati raccolti dal Fucino saranno quindi condivisi con la NASA tramite l’infrastruttura per comunicazioni di missione ASINET, di cui Telespazio è uno dei principali partner industriali, per dimostrare la capacità di supportare il tracciamento delle future missioni di esplorazione spaziale verso la Luna e, in futuro, verso Marte.