Ha preso il via una campagna culturale promossa dalla Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo. L’intento è ambizioso: attivare quel senso di protezione che mira ad una maggiore consapevolezza di sé per autotutelarsi e proteggere noi stessi come chi ci sta intorno. Per fare finalmente fede all’insegnamento di Gesù Cristo: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Noi siamo così propensi ad amare gli altri, ma forse non amiamo noi stessi con la stessa intensità. Per i propri cari ci facciamo in quattro, con i nostri figli siamo iper presenti, ma quando si tratta di pensare alla nostra salute rimandiamo sempre.
L’iniziativa racconta, con tre brevi filmati efficaci, proprio questa propensione all’attenzione verso gli altri. Tre piccole scene, interpretate da stuntman e realizzate con linguaggio dell’esperimento sociale (o, come si diceva un tempo, “candid camera”), nelle quali i protagonisti sono coinvolti in situazioni di pericolo. In un video, la protagonista è una ragazza distratta accanto ad un camion in manovra, nel secondo c’è una giovane con le stampelle, bloccata sui binari del tram, mentre l’ultimo mostra dei ragazzi che sembrano intenti a danneggiare un albero secolare. La maggioranza dei passanti ha scelto di attivarsi, di intervenire, o di aiutare, aderendo a quell’istinto naturale di protezione. D’altra parte, e la vita lo insegna, non siamo così tempestivi a tutelare noi stessi quando serve. Intesa Sanpaolo così suggerisce di iniziare a pensare a noi stessi, a proteggerci adeguatamente affidandoci alle persone giuste, ossia, a professionisti qualificati che sapranno indirizzarci bene nelle scelte più corrette.
Gli italiani, tuttavia, generalmente si dimostrano incauti: il nostro è il popolo meno assicurato dei grandi paesi europei.
A spiegarlo è Nicola Fioravanti, nella foto, Responsabile della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo. Il rapporto tra premi assicurativi in Spagna e Francia e molto più altro che da noi. “Gli italiani”, ricorda Fioravanti, “sono assicurati sull’auto perché obbligatoria, mentre lo sono molto poco su tutto il resto”. Purtroppo, i cittadini “hanno una percezione bassa dei potenziali rischi che possono dover affrontare e, di conseguenza, del valore della protezione che un’assicurazione può offrire”. Ed ecco, quindi, la messa al mondo della campagna nata per “far riflettere, soprattutto i giovani, su un concetto comune e presente in ognuno di noi, quello dell’istinto di protezione, di cui è importante tener conto per tempo nell’affrontare con consapevolezza le sfide del futuro, proprio e della collettività”.
Abbiamo puntato l’attenzione su questa campagna, perché non è il semplice tassello di un puzzle che compone un convenzionale battage. Oltre all’aspetto innovativo della cosa – Intesa Sanpaolo è la prima Bancassicurazione ad utilizzare il linguaggio dell’esperimento sociale – ci è piaciuta la probità dell’obiettivo, che mira a formare una coscienza nuova: qui non si vuole attrarre un cliente, con una proposta vantaggiosa, ma si tenta di formare il cittadino: gli si vuole dire chiaramente che si deve prendere cura di sé adeguatamente. Gli italiani hanno risposto bene al messaggio culturale del gruppo: più di 6,7 milioni di spettatori ha visto e apprezzato i tre esperimenti sociali di Intesa Sanpaolo postati sul proprio canale Youtube (il quarto uscirà lunedì 21 novembre). Siamo certi che questa campagna convincerà molti cittadini a volersi più bene.