Nelle Marche, la ripresa dei livelli di attività, avviata lo scorso anno, è proseguita nel corso di questi mesi: in base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale, elaborato dalla Banca d’Italia, nel primo semestre 2022 il prodotto marchigiano sarebbe cresciuto sostanzialmente in linea con il dato nazionale (5,7%). L’aggiornamento congiunturale, presentato ad Ancona, evidenzia però che nel terzo trimestre, l’acuirsi dei rincari energetici ha contribuiti al progressivo deterioramento del quadro congiunturale, alimentando il clima di incertezza e condizionando le attese sulle prospettive di breve termine. Nell’industria, l’attività è cresciuta in tutti i principali settori di specializzazione della manifattura regionale. L’indagine condotta da Bankitalia ha evidenziato, in particolare, un diffuso aumento delle vendite nel calzaturiero nei primi 9 mesi dell’anno, dopo la debole dinamica registrata nel 2021. Nel settore delle costruzioni è continuata la fase espansiva iniziata nella seconda parte del 2020, anche grazie al bonus 110%. Bene anche il commercio, che ha beneficiato della crescita dei consumi delle famiglie, e il turismo, che durante l’estate ha registrato un significativo aumento delle presenze dei visitatori italiani e stranieri. La liquidità delle imprese è rimasta su livelli elevati, anche se in riduzione nel corso dell’anno: l’accresciuto bisogno finanziario da parte del settore produttivo è legato anche all’aumento dei costi di produzione e si è tradotto in un’accelerazione dei prestiti.