Intesa Sanpaolo e Finstral, leader in Europa nella produzione di finestre con sede a Renon (BZ), hanno siglato il primo accordo in Trentino Alto Adige per la ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus per un valore fiscale pari a 50 milioni di euro per 4 anni.
Il Gruppo guidato da Carlo Messina (nella foto) è oggi la prima banca italiana a dare piena attuazione al Decreto Aiuti, che ha previsto la ricessione al mondo delle imprese.
Il contratto siglato con Finstral risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l’obiettivo del Gruppo Intesa Sanpaolo è coinvolgere nelle prossime settimane un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura. Esse, infatti, sono la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ricessioni in una prospettiva di rilancio e ampliamento dell’attività, oltre che per fornire supporto a numerose imprese del settore delle costruzioni e alle famiglie in difficoltà a causa del blocco delle cessioni.
Intesa Sanpaolo è stata la prima banca ad annunciare l’operatività in ambito Superbonus, Ecobonus e Sismabonus ad agosto 2020, in ottemperanza ai regolamenti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito del Decreto Rilancio. Da allora, attraverso un efficace sistema di controlli monitorato dal partner Deloitte su una piattaforma online dedicata ai clienti Intesa Sanpaolo, il Gruppo ha acquisito 12 miliardi di crediti fiscali, a fronte di richieste per oltre 20 miliardi.
Grazie all’accordo con Finstral, Intesa Sanpaolo potrà iniziare a dare un primo riscontro ai clienti della banca che sono in attesa di poter cedere i loro crediti, assicurando alla propria clientela gli adempimenti normativi e mantenendo la rigorosa attenzione nella verifica documentale condotta sinora. Ciò ha consentito alla banca di costruire un portafoglio di crediti di qualità che oggi ne agevola la ricessione senza rischi per i clienti e con un modello di offerta distintivo sul mercato che si adatta alle esigenze dei clienti.
Commenta Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo: “L’accordo con Finstral rappresenta un bell’esempio di collaborazione tra impresa e banca a favore del territorio e auspichiamo che possa essere di stimolo per promuoverne altri, nell’ottica di supportare ancora meglio le aziende e le famiglie nostre clienti. Sul tema del superbonus e delle cessioni dei crediti ci siamo sempre proposti con un approccio caratterizzato dal massimo rigore e, grazie alla collaborazione con Deloitte, garantiamo ai clienti e alla banca un elevato grado di controllo e un portafoglio crediti di qualità. Questo rappresenta un valore sia per le imprese che si rivolgono a Intesa Sanpaolo per la cessione del credito, sia per quelle che acquistano i crediti fiscali maturati, e ci consente di proporci ancora una nuova volta come protagonisti nel rilancio del settore e del suo indotto”.
Commenta Luis Oberrauch di Finstral SPA: “Il rilancio della possibilità di cessioni alla Banca rappresenta una grande necessità per il settore delle ristrutturazioni. Primo per permettere ai privati e ai condomini di far fronte alle spese da sostenere e in più con questo permette di fare dei passi importanti per ridurre i consumi energetici e di conseguenza le emissioni – tema di primaria importanza globale. Per il nostro settore lo strumento delle cessioni dei crediti d’imposta è inoltre un elemento importante per uno sviluppo positivo negli anni a venire. Intesa Sanpaolo con la sua organizzazione è un garante per procedure chiare e per crediti di imposta controllati e di qualità.”
L’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo a supporto del sistema economico italiano si rafforza ulteriormente oggi nell’ambito delle costruzioni e dell’edilizia, dopo le recenti misure avviate contro i rincari energetici e per favorire investimenti in energie rinnovabili con un plafond dedicato di 12 miliardi di euro. Complessivamente ammontano a 35 miliardi di euro gli interventi che Intesa Sanpaolo ha varato a favore delle imprese, anche di piccolissime dimensioni, e famiglie per sostenere i maggiori costi legati agli aumenti energetici e alla spesa quotidiana. Si conferma così il nostro ruolo di riferimento per l’economia reale, con un’attenzione particolare ai bisogni sociali.