L’Italia è uno dei paesi più attivi nel sostenere lo sviluppo dell’elettrico con l’obiettivo al 2030 di 4 milioni di auto completamente elettriche. Un traguardo ambizioso, ma raggiungibile se le politiche fiscali, di incentivazione, energetiche e infrastrutturali saranno pienamente integrate e coordinate anche con le politiche europee. E’ quanto emerge dalla prima ricerca curata dal neonato Osservatorio LeasePlan Italia in collaborazione con Nomisma Energia, un ente che si pone l’obiettivo di analizzare gli scenari di evoluzione della mobilità sostenibile in Italia con orizzonte al 2030. Dallo studio emerge inoltre che l’auto elettrica è già attualmente conveniente per la gamma alta, dove domina la Tesla, e in ambito urbano, dove la scelta dell’elettrico riduce le emissioni di CO2 e migliora la qualità dell’aria per le minori emissioni di polveri sottili, grazie sia alla frenata rigenerativa, che all’assenza di combustione. Gli scenari energetici al 2030 dovrebbero inoltre favorire un vantaggio economico per i soggetti che avranno spinto sulla diversificazione di produzione di energia elettrica, in particolare se perseguono l’aspirazione di prodursi l’energia elettrica da propri impianti a fonti rinnovabili.
La crisi energetica, secondo i curatori della ricerca, è destinata a incidere a lungo sui prezzi del gas e dell’elettricità in Europa, ma nell’arco di due o tre anni dovrebbero scendere verso le medie del passato e ristabilire la convenienza del vettore elettrico. L’analisi del ciclo di vita del trasporto su auto dimostra anche la convenienza dell’auto elettrica in termini di emissioni a condizione di un reale sviluppo delle fonti rinnovabili per la produzione dell’elettricità.
Per quanto riguarda le prospettive, gli scenari per i prossimi anni lasciano intendere che i costi di produzione si ridurranno per l’auto elettrica favorendo una maggiore penetrazione presso i consumatori finali, mentre sin da adesso le vendite di auto elettriche sono un fenomeno diffuso a livello mondiale come confermato dagli scenari dell’International Energy Agency. Il noleggio a lungo termine, sottolinea ancora la ricerca, è un volano per lo sviluppo delle auto elettriche perché solleva dalle spalle del cliente il problema tecnologico e consente di recuperare i più alti costi di investimento compensati dai costi di utilizzo. Il tema dell’auto elettrica, insomma, sarà centrale per i prossimi anni per la decisione della politica, gli investimenti delle imprese e le scelte dei clienti, anche alla luce dei nuovi paradigmi di strategia energetica e delle visioni dei consumatori. Compito dell’Osservatorio, dunque, è di monitorarne i trend e gli scenari per contribuire a costruire una vera cultura per una mobilità più sostenibile.
“Le politiche energetiche e ambientali dell’Unione Europea stanno prefigurando misure di grande portata per la mobilità sostenibile con visione di profonda trasformazione verso le 0 emissioni che riguarda tutta la componente energetica di cui l’auto è l’industria di eccellenza”, ha detto Alberto Viano, amministratore delegato di LeasePlan Italia, che ha aggiunto: “Il settore automotive si trova di fronte a grandi sfide che vanno affrontate con pragmatismo e coraggio, sia da parte degli operatori che dalle istituzioni. E’ fondamentale un rapporto proficuo tra pubblico e privato per rendere efficaci ed efficienti gli investimenti della transizione ecologica, dagli incentivi alla infrastruttura di ricarica, dalle innovazioni tecnologiche alla distribuzione. LeasePlan in questa congiuntura molto complessa, è in grado di assumersi il rischio dell’obsolescenza tecnologica di questo processo e proporre a imprese e privati la migliore soluzione di mobilità sostenibile sulla base delle proprie esigenze”.
Per il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, “la crescita dell’elettrico nel trasporto è ormai una realtà, che emergono ancora grandi difficoltà, ma queste vanno affrontate nel tentativo di superarle, per garantire sempre ai cittadini scelte che soddisfino non solo le loro aspirazioni di un trasporto veloce ed economico, ma anche le aspirazioni di partecipare in maniera attiva alla decarbonizzazione del settore e di raggiungere una maggiore indipendenza attraverso l’auto-produzione di energia da fonti rinnovabili. Il futuro dell’energia, come dei trasporti, sarà fatto di tante soluzioni, nel percorso verso una maggiore indipendenza dalle fonti fossili”.