Il rallentamento dell’economia contagia il mercato del lavoro, per quanto riguarda le imprese private. Nel trimestre ottobre-dicembre di quest’anno, secondo l’ultimo report dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze su dati Excelsior-Unioncamere, i nuovi ingressi nelle aziende dell’area fiorentina dovrebbero essere di poco inferiori ai 24mila (23.780), in flessione rispetto a un anno fa (-13,2%) e in sensibile calo, sia pur fisiologico, anche rispetto al trimestre precedente (-19%). A settembre, come sottolinea il report della Camera di commercio, gli ingressi programmati hanno raggiunto il livello massimo da gennaio, in quanto si tratta del mese in cui le imprese tendono a riprogrammare maggiormente le entrate di nuovo personale e quindi è anche normale che le previsioni tendano a rallentare a ottobre, come infatti accade ogni anno. Per quanto riguarda la flessione rispetto allo stesso periodo del 2021, poi, c’è da considerare che l’anno scorso le assunzioni sul mercato del lavoro, dopo essere crollate in piena pandemia, sono tornate a crescere in modo consistente.
Il rallentamento del mercato del lavoro è comunque un dato di fatto e dipende in larga parte dall’incertezza sulle prospettive della congiuntura, per colpa del caro-bollette e in particolare del costo dell’energia. Incertezza testimoniata anche dalla tipologia dei rapporti di lavoro: nelle previsioni ottobre-dicembre, la quota di contratti stabili è inferiore a quella dell’anno scorso (25% contro 27,8%).
Continua a crescere la difficoltà di reperimento, salita al 49,5%, che riguarda soprattutto dirigenti e direttori (96%), specialisti in scienze informatiche (79,3%), operai specializzati nell’edilizia (75%), tecnici amministrativi e finanziari (72%). Tra le figure professionali più richieste, ancora cuochi e camerieri (14,1% del totale), personale non qualificato nei servizi di pulizia (8,2%), operai specializzati 8/,1%), commessi di negozio (6,7%).
“Il rallentamento del mercato del lavoro è conseguenza della frenata congiunturale – commenta Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze -. Occorre dare risposte immediate alle imprese in difficoltà per il caro energia e continuare a lavorare su formazione specialistica e orientamento con l’obiettivo di ricondurre a livelli fisiologici la difficoltà di reperimento”.