Falck Renewables (nella foto, l’a. d. Toni Volpe) e BlueFloat Energy hanno definito un’intesa col gruppo turco Yilport, concessionario del terminal container di Taranto attraverso la società San Cataldo Container Terminal (Scct). L’obiettivo, spiegano le società, “è raggiungere un accordo sulle modalità di utilizzazione a titolo esclusivo di un’area del terminal del porto di Taranto per portare avanti le attività legate alle fasi di costruzione e di operatività dei progetti di eolico marino galleggiante che le due società energetiche stanno sviluppando in partnership paritetica”. Falck Renewables e BlueFloat Energy si sono impegnate per la realizzazione di due grandi parchi eolici off shore al largo del Salento e di Brindisi. L’oggetto del memorandum d’intesa è il potenziale utilizzo di un’area del terminal di Taranto, ubicato sul molo polisettoriale, “per lo sbarco, lo stoccaggio, la costruzione e l’assemblaggio delle piattaforme galleggianti e delle turbine eoliche in banchina”. Le aziende hanno costituito un gruppo di lavoro “che svilupperà in dettaglio i contenuti dell’accordo definitivo per la concreta utilizzazione e valorizzazione dell’area che consentirà a Falck Renewables e BlueFloat Energy di programmare tutte le attività e a Yilport Taranto di valorizzare l’operatività completa del Terminal.
Carlo Carbone, vicepresidente cda Yilport Taranto, sottolinea “l’importanza della sinergia con Falck Renewables e BlueFloat Energy per il terminal e per l’intero porto di Taranto. Il progetto valorizza la funzione multipurpose del terminal e rappresenta un passo del percorso per riportare il porto di Taranto al ruolo di piattaforma logistica strategica nel Mediterraneo, a supporto del sistema economico italiano valorizzando la filiera locale”.
“Quello di Taranto – commenta Kseniia Balanda, direttore eolico marino Italia della partnership Falck Renewables -BlueFloat Energy – è il primo porto con cui prendiamo un impegno perché l’area jonica, dal punto di vista logistico e strategico, può consentirci di avviare al meglio i cantieri connessi alla realizzazione dei progetti di eolico marino galleggiante in Italia”. “È nostra intenzione – prosegue Belanda – contribuire alla definizione di una strategia per la riconversione e la specializzazione dei porti italiani per questo tipo di impianti, sviluppando filiere locali, posti di lavoro e competenze attraverso formazione e collaborazioni con università e centri di ricerca. Questo è il primo di una serie di impegni che stiamo prendendo con il territorio al fine di co-sviluppare progetti concreti attraverso percorsi condivisi”.