(di Tiziano Rapanà) Doni artistici sembrano cadere nel vuoto, nemmeno fossero boriose regalìe elargite per superficiale magnanimità. Eppure quella creatività tutta napoletana non ha il tributo meritato. Napoli è una città meravigliosa, ma spesso non ricorda adeguatamente i suoi artisti. Dove sono i monumenti dedicati a Paolo Morelli, Luisa Conte, Giacomo Rondinella? Erano le eccellenze di Napoli, eppure le ricordano in pochi. Stesso destino per Eduardo Caliendo. Lui, il maestro della chitarra classica, che ha formato talenti inarrivabili della musica leggera italiana; il collaboratore principe dell’antologia Napoletana di Roberto Murolo. Caliendo è un superman della musica leggera che ha lavorato con giganti del calibro di Roberto De Simone. Qui si dovrebbe prenotare urgentemente il marmo per edificare un monumento in sua memoria, ma anche qui lo sconforto si ripete. Per fortuna, Gianfranco Caliendo ha posto fine al torto con un evento importante che si fa serio tributo per l’amatissimo suo zio. Non è una pinzillacchera, non una fesseria ad perpetuam rei memoriam, ma un modo per far conoscere a giovani e grandicelli l’arte dell’altro Eduardo: quello meno conosciuto, ma anche lui fondamentale nell’evoluzione dello spettacolo partenopeo. Mercoledì 9 novembre, a Napoli, al teatro Troisi, si terrà il legittimo omaggio. Sono tanti, ed eccellenti, i protagonisti dello spettacolo. Oltre a Gianfranco Caliendo, interverranno: Dario Ascoli, Eugenio Bennato, Adele Caliendo, Ettore Caliendo, Rossella Caliendo, Flora Contento, Paolo Del Vecchio, Espedito De Marino, Mauro Di Domenico, Paul Gordon Manners, Gianni Guarracino, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Umberto Maisto, Gianluca Marino, Giovanni Masi, Lucio Matarazzo, Enrico Mosiello, Jennà Romano, Mario Romano Quartieri Jazz, Michele Signore, Patrizio Trampetti, Fausta Vetere. Il tributo porta il nome di Pizzicanno e si presenta la pubblico come un unicum del genere. Amici napoletani correte tutti al teatro Troisi per assistere alla celebrazione. Mollate il presente con le sue paturnie e abbandonatevi ad un passato che ha creato gemme di cultura.