Nel secondo trimestre di quest’anno è proseguito il trend positivo delle esportazioni dei poli tecnologici laziali, che hanno confermato una crescita a doppia cifra per il terzo trimestre consecutivo: + 17,8% (variazione tendenziale a prezzi correnti). Il polo farmaceutico ha segnato un +21%, il polo ICT +9,5% mentre il polo aerospaziale +4%.
Nei primi 6 mesi del 2022 le esportazioni dei poli hi-tech laziali hanno superato così 7,6 miliardi di euro, in crescita del 16% circa rispetto al corrispondente periodo del 2021.
Il polo farmaceutico laziale con un +21% mostra un’accelerazione rispetto al primo trimestre dell’anno (+16,7%), grazie soprattutto alle vendite in Belgio (+23,5%), che già nel 2021 esprimeva il 45% delle esportazioni totali del polo. Bene anche le esportazioni verso Olanda, Stati Uniti e Regno Unito mentre continua il trend decrescente degli scambi con la Francia.
Continua a crescere, anche se ad un ritmo inferiore rispetto agli ultimi mesi, il polo ICT romano che ha chiuso il secondo trimestre con un aumento tendenziale del 9,5%. A trainare le vendite sono stati gli Stati Uniti (+21,7%), gli Emirati Arabi (+35,3%) ma anche Germania (+11,7%), Paesi Bassi (+32,2%) e Svizzera (+31,9%). Performance negativa invece registrata sul mercato inglese, primo sbocco di destinazione del polo (-7,6%).
Anche il polo dell’aerospazio regionale nel secondo trimestre ha visto un rimbalzo (+4%) dopo un avvio di anno negativo. A sostenere l’export sono stati soprattutto gli scambi con Arabia Saudita, Qatar e Brasile.
Il Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo (nella foto, l’a. d. Carlo Messina) conferma la rilevanza dei poli hi-tech regionali nel panorama manifatturiero italiano. Nel report viene analizzata l’evoluzione delle esportazioni anche dei due distretti manifatturieri tradizionali del Lazio.
Anche i due distretti tradizionali nel secondo trimestre del 2022 hanno mostrato esportazioni in crescita. Il distretto della Ceramica di Civita Castellana, che già aveva recuperato i livelli pre-pandemici di export a fine 2021, ha continuato a crescere anche nel secondo trimestre del 2022 (+18,1% tendenziale; +21,1% nel primo semestre del 2022). Il risultato estremamente positivo si confronta con un indice dei prezzi alla produzione sui mercati esteri che, per gli articoli sanitari in ceramica, è cresciuto meno del 2% nel primo semestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Fanno da traino le destinazioni europee, in particolare Paesi Bassi (+42,9% tendenziale nel primo semestre), Germania (+33,1%), Francia (+30,9%), Belgio (+57,5%), Spagna (+51,3%), che compensano ampiamente i cali verso Stati Uniti (-18,6%) e Regno Unito (-10,1%).
Dopo un inizio di anno sottotono le esportazioni del distretto dell’Ortofrutta dell’Agro Pontino nel secondo trimestre hanno registrato un buon recupero (+7,3% tendenziale). Il totale del primo semestre, si riporta pertanto quasi in linea rispetto a quanto realizzato nello stesso periodo del 2021 (-0,5%). Stabili le vendite verso la Germania, che assorbe circa il 50% del totale delle esportazioni del distretto.
«Le sfide in ambito di difesa e sicurezza così come la lotta al cambiamento climatico rappresentano una grande opportunità per le nostre aziende aerospaziali e ICT che vantano un ottimo posizionamento competitivo. Nel Lazio arriveranno risorse per 16 miliardi, dal PNRR, dalla programmazione ordinaria UE 2021-2027, dal Fondo di coesione comunitario. Occorre tradurre questi fondi in progetti capaci di incidere sulle infrastrutture, sulla digitalizzazione, sulla riqualificazione del tessuto urbano, sulla valorizzazione del nostro meraviglioso patrimonio culturale e sulla formazione commenta Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo. Per facilitare la divulgazione di queste misure abbiamo sviluppato una piattaforma “Incent now” per consentire alle imprese di individuare il bando più adatto, modalità e tempistiche. Il nostro obiettivo è quello di mettere in connessione i grandi progetti del programma con la rete delle PMI, essenziale per il rafforzamento del sistema produttivo del nostro Paese».