Nuova sede a inizio 2023 e subito 50 assunzioni: con questi numeri Atos, azienda leader a livello globale nel settore delle tecnologie e dell’evoluzione digitale dei processi, si appresta a investire in Calabria proseguendo nel percorso di radicamento nel Mezzogiorno d’Italia. L’annuncio dell’investimento di Atos, che abbraccerà i settori della ricerca e dell’innovazione, è avvenuto nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione Calabria alla quale hanno partecipato il Ceo di Atos Italia, Giuseppe Di Franco, nella foto, il governatore calabrese Roberto Occhiuto e il rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone. Per Atos la Regione e il sistema universitario calabrese saranno le interfaccia fondamentali per un impegno che – ha spiegato Di Franco – “punta anche a trattenere in Calabria giovani talenti”. L’intesa tra l’azienda e gli enti locali è finalizzata alla realizzazione di un nuovo centro per le proprie attività e professionisti, polo di consulenza e di trasformazione digitale a supporto dello sviluppo tecnologico e delle competenze per imprese, istituzioni e talenti del territorio. Per il presidente di Atos Italia “è una giornata molto importante perché suggella una estensione della presenza dell’azienda in Italia, azienda che ha deciso di posizionarsi anche in Calabria con un programma ampio e una politica di crescita importante in un settore critico, il digitale, che sta conoscendo degli sviluppi importanti a tutti i livelli. Le potenzialità per la Calabria sono molto significative, perché si tratta di un settore ad altissimo valore aggiunto, dove giovani laureati in materie scientifiche e tecnologiche possono trovare l’opportunità di continuare a studiare e lavorare in Calabria lavorando su sistemi di grande potenzialità per l’Italia e l’Europa. L’investimento in Calabria – ha ricordato Di Franco – nasce in una logica di presenza sempre più significativa nel Mezzogiorno: abbiamo aperto alcuni anni fa a Napoli, che oggi conta circa 400 dipendenti, circa quattro mesi fa abbiamo aperto a Bari, che conta circa 100 dipendenti, e vogliamo continuare in questo percorso di consolidamento nel Sud dove abbiamo trovato un network universitario di assoluta eccellenza che può costituire un volàno importante nella crescita per la nostra azienda. Contiamo di raggiungere 150 dipendenti nell’arco di un anno e mezzo al massimo: l’obiettivo è attrarre talenti per cui ci concentreremo su persone ad alto potenziale che escono dl contesto universitario e vogliono lavorare nel digitale restando in Calabria. È prevista una sede che definiremo a breve: per noi comunque è molto importante il rapporto con il mondo universitario e ovviamente questo avrà conseguenze nella scelta della sede. Le figure professionali che saranno particolarmente ricercate – chiarisce Di Franco – sono prevalentemente laureati o diplomati in materie tecnologiche e scientifiche, informatici, ingegneri, laureati in economia”. A sua volta Occhiuto si è detto “molto contento che Atos abbia deciso di investire in Calabria e che lo abbia fatto in connessione con il sistema universitario calabrese, che aiuterà questa azienda a radicarsi sempre di più nella nostra regione. Fa parte del piano di attrazione degli investimenti sul quale il governo regionale è impegnato già da qualche mese. Questo è un primo risultato, spero che altri ce ne siano nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: direi comunque che c’è un recupero di interesse attorno alla Calabria, da parte di imprese nazionali e multinazionali probabilmente non solo per merito delle iniziative di attrazione degli investimenti del governo regionale ma anche perché la Calabria è sede di importanti infrastrutture strategiche, soprattutto per la logistica, come il poto di Gioia Tauro, ed è sede di importanti ecosistemi delle conoscenze, come quello costituito dal sistema delle università calabresi”. Infine, secondo il rettore dell’Unical Leone “l’ambito del digitale è importante per l’Università della Calabria, che ha conseguito risultati riconosciuti a livello nazionale e internazionale”.