(di Mauro della Porta Raffo, Presidente onorario della Fondazione Italia USA) Le cosiddette ‘Elezioni di medio termine’ (Mid Term Elections) – quest’anno in programma l’8 novembre – sono in cotal modo denominate perché cadono a metà del quadriennale mandato del Presidente.
Nell’occasione (quanto al giorno, dal 1872 si è deciso che debbano avere luogo il primo martedì dopo il primo lunedì del penultimo mese dell’anno) il popolo americano è chiamato, a livello nazionale (ovviamente, nei singoli Stati, le votazioni riguardano molte altre importanti cariche pubbliche e, in particolare, numerosi Governatorati), ad esprimersi per il totale rinnovo dei membri della Camera dei Rappresentanti e per quello parziale dei Senatori.
E’ in ragione del fatto che il loro mandato è di due anni che, sia in occasione delle Mid Term Elections che in concomitanza con le elezioni per la Casa Bianca, da sempre, ogni biennio, si procede, come detto, alla elezione di tutti i componenti la Camera Bassa, i quali, attualmente, per legge, sono quattrocentotrentacinque, suddivisi per Stato in proporzione al numero degli abitanti.
(Si rammenta che ogni Stato, per quanto disabitato possa essere, ha costituzionalmente diritto ad almeno un Rappresentante).
E’ solo a partire dalle votazioni successive al 1913, data dell’Emendamento che deliberò in materia, invece, che il popolo è chiamato a votare anche per il Senato.
In precedenza, i membri della Camera Alta venivano prescelti dai vari Legislativi statali.
Il mandato senatoriale è di sei anni e dal primo momento (cioè da quando l’alto consesso è stato costituito), si è deciso di dividere i Senatori in tre distinte classi – ciascuna composta da un terzo circa dei seggi – alternativamente sottoposte all’esame elettorale ogni due anni.
Ricordo che, in conseguenza del cosiddetto ‘Compromesso del Connecticut’ (che risolse una volta per tutte la questione alla Costituente), i componenti la Camera rappresentano il popolo (e ciò spiega perché il loro numero cresce o diminuisce Stato per Stato con il crescere e il diminuire del numero degli abitanti quale risulta dai Censimenti decennali), mentre i Senatori rappresentano gli Stati.
Avendo questi pari dignità costituzionale a prescindere dal numero dei residenti, ogni Stato ha diritto a due Senatori.
Ovviamente, essendo oggi cinquanta i membri della Confederazione, i Laticlavi sono in totale cento.
In molteplici occasioni, il risultato delle Mid Term Elections è stato negativo per il partito un cui esponente siede al momento sullo scranno presidenziale.
Tale esito (un campanello d’allarme, comunque), per quanto produca non poche difficoltà all’inquilino della Executive Mansion, non implica necessariamente una sconfitta del Presidente due anni dopo in cerca di conferma o di un altro big dello stesso movimento nelle future presidenziali.
Si è dato di sovente il caso, infatti, di battute d’arresto e di successive vittorie sia dei democratici che dei repubblicani.