Giorni fa è stata completata la transazione di cessione del business di perforazione a terra di Saipem (nella foto, l’a. d. Alessandro Puliti) a KCA Deutag a seguito dell’accordo comunicato lo scorso 1 Giugno 2022. Nello specifico, vengono cedute le attività in Arabia Saudita, Congo, Emirati Arabi Uniti e Marocco.
Tale accordo prevede la cessione della totalità delle attività drilling onshore di Saipem a KCAD, che includono Medio Oriente, Africa e le Americhe, a fronte di un corrispettivo in denaro di 550 milioni di dollari, oltre a una quota di partecipazione del 10% in KCAD; in tal modo Saipem potrà trarre beneficio dalla sua partecipazione di minoranza nella nuova entità. Il corrispettivo finale è soggetto ad aggiustamenti standard di prezzo stabiliti nell’accordo.
Inclusi gli aggiustamenti standard di prezzo, il corrispettivo incassato ammonta a 488 milioni di dollari a cui si aggiunge la partecipazione del 10% in KCAD. Saipem acquisisce il diritto di indicare un proprio membro nel consiglio di amministrazione di KCAD.
La rimanenza del corrispettivo sarà incassata all’atto del trasferimento delle attività nelle Americhe, in Kuwait, in Kazakhstan e Romania (5 rigs e 2 contratti attivi), previsto entro il 31 marzo 2023 e soggetto, tra le altre cose, alle consuete autorizzazioni (inclusa quella dell’autorità antitrust).
Questa operazione rappresenta per Saipem il raggiungimento di un milestone verso un modello di business resiliente e basato sui trend di crescita dei mercati di riferimento, in particolare nel settore del drilling offshore supportando al contempo il raggiungimento degli obiettivi di struttura di capitale e di liquidità.