A2A (nella foto, l’a. d. Renato Mazzoncini) e il fondo di investimento tecnologico israeliano Sibf hanno firmato un memorandum d’intesa che prevede la realizzazione di un hub congiunto dedicato all’innovazione con base a Tel Aviv. L’accordo favorisce inoltre la condivisione di know how ed expertise per la valutazione delle reciproche opportunità di investimento in startup, sia italiane che israeliane, con un forte focus sul tema della transizione ecologica. Grazie a questo accordo A2A diviene l’unico partner italiano di Sibf e amplia il proprio orizzonte di innovazione allargando il perimetro delle attività in Israele, uno degli ecosistemi del settore più avanzati al mondo.Con questa operazione, in linea con il proprio Piano Industriale, il gruppo compie un ulteriore passo avanti nella strategia di Open Innovation – basata su un ampio modello sinergico di scouting, progetti di sperimentazione, challenge, attività di corporate entrepreneurship – e nel programma di Corporate Venture Capital (CVC) nato per promuovere gli investimenti in startup early stage strategiche. Il memorandum rafforza inoltre le relazioni già esistenti fra A2A, la Israeli Innovation Authority e la Missione economica israeliana in Italia. Sibf – Southern Israel Bridging Fund – è un primario fondo di venture capital israeliano dedicato alle tecnologie di frontiera con un solido track record internazionale, che investe in start-up hi-tech innovative e società tecnologiche in Israele e all’estero. Sibf lavora a stretto contatto con le società in portafoglio per supportare la loro crescita grazie ad un network di partner ed alla vicinanza geografica che consente di monitorare meglio i processi, e con un approccio pratico a beneficio sia delle aziende che dei suoi investitori. Il fondo conta ad oggi 50 startup in portafoglio e 450 milioni di dollari di investimenti.